Comunità di Capodarco e AcroVertical insieme per una serata dedicata ai bambini della Riabilitazione
FERMO – Una serata di acrobatica aerea e arti circensi grazie alla compagnia AcroVertical di Bergamo per i bambini che frequentano il Centro di Riabilitazione della Comunità di Capodarco di Fermo. S’intitola “Invisibile” ed è lo spettacolo che andrà in scena sabato 22 luglio alle ore 21 presso la terrazza vista mare di villa Piccolomini, sede storica della Comunità di Capodarco di Fermo in via Vallescura 47). “Da sempre abbiamo pensato che le acrobazie facessero parte della vita, di tutte le vite, non ci siamo mai fermati davanti agli ostacoli, maggiormente a quelli creati da condizionamenti, barriere socio-culturali, paure personali. Siamo nati cavalcando utopie e sogni, per questo, come Comunità di Capodarco, abbiamo deciso di regalare questa serata ai bimbi e alle famiglie che hanno attraversato con i loro corpi e le loro univoche storie il nostro Centro di Riabilitazione”, rendono noto gli organizzatori.
Il nostro Centro di Riabilitazione della Comunità di Capodarco adotta un modello operativo di équipe interdisciplinare finalizzato a una riabilitazione multidisciplinare, che viene realizzata attraverso una presa in carico globale, integrata e continuativa della persona, con il diretto coinvolgimento della famiglia e in stretta collaborazione con i servizi sanitari, le istituzioni scolastiche, gli enti locali, i servizi socio assistenziali ed educativi. La risposta è come sempre finalizzata alla salute e al benessere, l’intervento si ispira ai valori fondanti la realtà di Capodarco: accoglienza e centralità della persona.
“La vita ha un non so che di acrobatico, ogni giorno siamo tutti chiamati a funambolici appuntamenti con il destino, le scelte, gli incontri – scrivono gli organizzatori –. Ci piace pensare che sia possibile raccontare ai bambini in maniera fiabesca, che si possono attraversare le difficoltà usando le capacità dei circensi, che con disciplina e creatività, imparano a camminare sui trampoli o a girare su grandi monocicli. Immaginare che alcuni ostacoli incontrati durante il cammino possono trasformarsi in possibilità, in piccole (o grandi) magie quotidiane. La riabilitazione ha un po’ anche questo mandato, usiamo ad esempio strumenti che per i bambini devono trasformarsi in oggetti invitanti che diventano giocolerie essenziali per riabilitarli: palline, cerchi, tessuti, fasce, sfere, tappetini colorati e tanto altro ancora. Ma l’arte più grande, quella che dovrebbe accompagnare la professionalità di ognuno ne siamo convinti è l’esserci, il come ci siamo”.
“Non ce lo dobbiamo dimenticare mai, perché la modalità di relazione con l’altro, deve necessariamente passare per una presenza accudente e delicata – scrivono ancora i promotori –. C’è un mondo sottile che intercorre tra chi deve essere curato e chi cura, in quello spazio di incontro si mette in moto un rapporto di fiducia che è parte integrante dell’attività curativa e riabilitativa. Funziona con tutti… ma con i bambini prima di tutto. Lo spettacolo è a ingresso libero e gratuito. Seguiteci “attraverso trame di viaggi che portano lontano. I luoghi diventano memorie, desideri, sogni e visioni. Realtà e narrazione si mescolano in una libera interpretazione di Città invisibili...”.