Con "Folilà" su Radio Frequenza Appennino i richiedenti asilo diventano dj
BOLOGNA - Si chiama “Folilà”, parola che in lingua africana Bambarà significa “suonatori di tamburo”. Ed è la trasmissione radiofonica di Radio Frequenza Appennino – web radio con sede a Marzabotto – che dà spazio ai richiedenti asilo ospiti delle strutture di accoglienza del distretto di Porretta Terme. Ogni settimana, in collaborazione con le cooperative Lai-momo e Abantu di Sasso Marconi, su Radio Frequenza Appennino va in onda un’ora di world music scelta, spiegata, gustata e ballata da ragazzi provenienti dall’Africa subsahariana (Mali, Benin, Costa d’Avorio, Senegal), dal Bangladesh e dal Pakistan, accolti in appartamenti a Marzabotto, Monzuno, Vergato e Castel d’Aiano gestiti dalla cooperativa Lai-momo per conto della Prefettura di Bologna (in totale sono una trentina i ragazzi accolti). “In onda non parlano del loro viaggio, delle tragedie che si sono lasciati alle spalle, delle difficoltà di arrivare in Italia – raccontano dalla cooperativa – ‘Folilà’ è un momento di gioia, di positività, in cui la musica fa da legame tra italiani e stranieri”.
“Abbiamo proposto il progetto ai ragazzi della radio, sempre molto attenti alle tematiche sociali e ai diritti, e a loro è piaciuto, lo sentivano nelle loro corde”, spiega Tullia Benati, operatrice dell’accoglienza di Lai-momo. È nata così “Folilà”, 12 appuntamenti settimanali (registrati) di un’ora ciascuno in cui i richiedenti asilo, 3 per ogni puntata, condividono con gli ascoltatori le musiche tradizionali dei loro Paesi, le canzoni che piacciono loro. “Le scegliamo insieme, ascoltandole dal cellulare – spiega Tullia – e scriviamo su un foglio di cosa parlano in modo che i ragazzi lo possano leggere in radio per presentare i brani agli ascoltatori”. Tutti gli ospiti stanno imparando l’italiano, “i corsi nei Cpia occupano la maggior parte del loro tempo”, e stanno svolgendo qualche esperienza di volontariato con i Comuni in cui sono accolti. “Per loro è una sfida parlare in italiano in radio, ma sicuramente è un’opportunità per migliorare la padronanza della lingua”.
Grazie alla trasmissione, i giovani richiedenti asilo hanno potuto conoscere i ragazzi della radio e imparare alcune tecniche radiofoniche di base. “Uno di loro sarà presente a ogni puntata perché sta imparando insieme ai registi a usare il software per realizzare la trasmissione e mandarla in onda – continua Tullia – Ci piacerebbe che fosse lui a fare da regia nelle ultime due puntate”. La trasmissione va in onda il mercoledì alle 11 e in replica il sabato alla stessa ora (il podcast si può scaricare dal sito della radio). In totale i ragazzi scelgono 9 brani, mentre il decimo viene proposto all’interno dello “Spazio contaminazioni” dagli ascoltatori.
Radio Frequenza Appennino è una web radio gestita dall’associazione omonima formata da un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la radio e per il proprio territorio. “Siamo nati nel 2009 quando le web radio erano un terreno fertile e innovativo – scrivono sul loro sito – Insieme siamo cresciuti spaziando per contenuti e programmazione musicale, ma sempre animati dalla curiosità per ciò che è nuovo e sostenuti dalla passione che ci ha resi punto di incontro tra le differenti sfaccettature dell’Appennino bolognese”. Dal 2015 sono diventati associazione: “Per noi la radio è il mezzo di comunicazione che consente di miscelare ed esaltare le differenze”. (lp)