Conferenza disabili, il ministero: “Falsa la notizia sull'ascensore bloccato”
Il viceministro Maria Cecilia Guerra. Al suo fianco il giornalista Franco Bomprezzi
BOLOGNA – Un guasto di un’ora e mezza che diventa di tre ore. Un problema risolto utilizzando un altro ascensore a poche decine di metri da quello guasto che diventa “una odissea per oltre cinquanta disabili”. Un’incauta telefonata del presidente dell’associazione Fiaba, evidentemente mal verificata, che lancia un allarme inesistente quando nessuno è rimasto bloccato al primo piano della Sala Europa dove si svolgeva la manifestazione. Scoppia la rabbia alla quarta Conferenza nazionale sui disabili di Bologna il giorno dopo l’inaugurazione: un notizia, se non falsa sicuramente esagerata e storpiata – assicurano decine e decine di testimoni oculari – fa ombra alla due giorni di convegno degli “stati generali” sulla disabilità.
Il viceministro Maria Cecilia Guerra. Al suo fianco il giornalista Franco Bomprezzi |
"Leggo con sorpresa di una notizia di agenzia secondo cui alla Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità organizzata ieri e oggi a Bologna dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali una cinquantina di persone con disabilità sarebbero rimaste bloccate ai piani alti del palazzo dei congressi per più di tre ore a seguito del guasto degli ascensori – commenta arrabbiata questa mattina il viceministro Maria Cecilia Guerra - . La notizia è falsa. Risponde a verità che un guasto che ha interessato uno dei tre ascensori funzionanti e a cui si è posto rimedio in circa un'ora e mezza ha determinato un disagio, di cui mi dispiaccio e scuso, in un orario per fortuna di scarsa affluenza in quanto i lavori dei gruppi erano ancora in corso. Ma neppure per un secondo il piano terra è risultato inaccessibile alle persone con disabilità, non essendo mai venuto meno il funzionamento di due ulteriori ascensori collocato a qualche decina di metri dalle sale dedicate alla conferenza”.
I testimoni sono tanti e nessuno concorda con la versione dettata alle agenzie di stampa dal presidente di Fiaba, Giuseppe Trieste. Andrea Pancaldi, responsabile degli sportelli sociali del Comune di Bologna, parla di “un leggero disagio che non ha bloccato nessuno, ma che è stato semplicemente risolto utilizzando l’ascensore che era a poche decine di metri da quello guasto”. Gabriele Gamberi, Asphi, e Claudio Bitelli dell’ausilioteca di Bololgna, sono esterrefatti: “Abbiamo lavorato giorni e giorni perché questa Conferenza andasse al meglio. Dagli accessi per i disabili agli spazi comuni. Nessun problema c’ìè stato, e la storia dell’ascensore è solo una grande montatura… Dispiace che oggi si sia parlato solo di questo, quando la rottura dell’ascensore non ha provocato problemi ad alcuno. E tutto è stato risolto nel giro di un’ora senza incidenti”. Probabilmente sono state le scosse delle tante carrozzine elettriche caricate sull’ascensore a fare scattare qualche sensore, raccontano gli addetti ai lavori. Un blocco del sistema che è durato non più di un’ora: “Sono stato io personalmente ad accompagnare le persone all’altro ascensore che si trovava a poche decine di metri – racconta Gabriele Gamberi - e tutto si è risolto semplicemente senza particolari intoppi. Che rabbia vedersi sui giornali per una notizia così esagerata…”.
Oggi seconda giornata di lavoro. Molto ospiti in sala. E in tanti, anche dal palco, parlano della falsa storia dell’ascensore. Lo fa Salvatore Nocera: “Noi abbiamo lavorato, mentre altri lavoravano solo alla costruzione della propria immagine”. Così come Nina Daita della Cgil: “Sceneggiate e protagonismi ci hanno fatto fare una figuraccia. Invece l’accoglienza qui a Bologna è stata ottima. Siamo stati benissimo”. Sempre dal palco è intervenuta in apertura dei lavori Maria Cecilia Guerra: “Quello di cui più mi dispiace è che di un così importante incontro che sta coinvolgendo quasi 800 persone, di cui molte con disabilità, le amministrazioni statali e territoriali e tantissime associazioni –continua Guerra - la stampa nazionale e locale abbia dato riscontro, nella maggior parte dei casi, esclusivamente con riferimento a questa non notizia". (mauro sarti)