Conferenza disabilità, Cnca: "A rischio l'attuazione del Piano di azione"
ROMA – Bene il secondo Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità, ma “i giusti principi del documento rischiano di essere del tutto disattesi nella pratica concreta di Regioni, Comuni, aziende sanitarie, sia con i propri servizi sia nei rapporti con il terzo settore”. È l’allarme lanciato dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca) che in una nota interviene sul Programma d’azione oggetto di discussione alla Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità in programma oggi e domani a Firenze. Secondo il Cnca “la reale situazione dei servizi territoriali, frastagliata e contraddittoria, potrebbe compromettere anche il raggiungimento degli obiettivi minimi del Piano”.
Per il Cnca, preoccupa anche “l’insufficienza degli stanziamenti previsti – si legge nella nota -, comunque vincolati alle esigenze complessive di bilancio e non al principio della tutela dei diritti fondamentali della persona, in un quadro generale di tagli alle spese sanitarie e sociali, di aumento delle disuguaglianze e dunque di messa a rischio di una vita dignitosa per tutti”. Un richiamo, infine, arriva anche sulla necessità di sviluppare e sostenere, anche economicamente, “le buone prassi basate su progetti di vita individualizzati o “budget di cura” che puntano sul protagonismo delle persone e non sulla mera assistenza, le attività nelle quali le persone con disabilità diventano risorse per la comunità, le reti di appartamenti di autonomia (condomini solidali o altro, supportati da famiglie solidali o gruppi di studenti) nella logica dell’“abitare diffuso” e non delle comunità accreditate”.