25 marzo 2014 ore: 16:00
Famiglia

Conferenza infanzia/ Oltre un milione di minori in povertà assoluta

SCHEDA. Un dato allarmante quello della povertà dei minori, in Italia come in Europa. Il peso schiacciante della crisi ha investito le famiglie e con loro i bambini e gli adolescenti. Le associazioni da tempo chiedono una "cura urgente"
Save the children Povertà. Piedi scalzi di bambino

ROMA - Un dato allarmante quello della povertà dei minori, in Italia come in Europa. Il peso schiacciante della crisi ha investito le famiglie e con loro i bambini e gli adolescenti. Le associazioni da tempo chiedono interventi forti, una "cura urgente" e interventi strutturali, perché la privazione economica porta con se minori diritti: cure mediche, prevenzione sanitaria, malnutrizione, abbandono scolastico, disagio. Il tema è al centro di una delle sessioni tematiche di lavoro della Conferenza nazionale su infanzia e adolescenza che si svolgerà a Bari il 27 e 28 marzo prossimi, “Investire sull’infanzia”. Due giorni di lavoro che metterà in rete associazioni e esperti italiani, dando vita a una consultazione ampia da cui partire per la formulazione del Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Gli ultimi dati Istat (2011-2012) segnalano l’aumento dell’incidenza della povertà assoluta tra le famiglie composte da coppie con almeno tre figli minorenni, che passa dal 10,9% del 2011 al 17,1% nel 2012 (1.822.000 tra bambini e adolescenti). Cresce anche la percentuale di coppie con figli minorenni in condizioni di povertà relativa, che passa dal 13,5% al 15,7% in quelle con un minore, dal 16,2% al 20,1% in quelle con due. Nel 2012 la metà dei poveri assoluti - 2.347.000 (sul totale nazionale di 4,8 milioni) - risiede nel Mezzogiorno. Di questi oltre 1 milione è costituito da minorenni (nel 2011 erano circa 700 mila). L'Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children (che riprende i dati Istat) sottolinea come dal 2007 al 2012 sono raddoppiati i minori che non possono permettersi molti beni essenziali (da 500 mila a più di un milione) e che solo nel 2012 il loro numero è cresciuto del 30% rispetto all’anno precedente .

Per il Centro di ricerca Innocenti dell'Unicef (Report card 2013), che compara 29 paesi a economia avanzata  in base a cinque parametri (benessere materiale, salute e sicurezza, istruzione, comportamenti e rischi, condizioni abitative e ambientali) l'Italia occupa il 22° posto nella classica generale, alle spalle di Spagna, Ungheria e Polonia: 23° posto per benessere materiale, 17° per salute e sicurezza, al 25°  su istruzione, al 21° per condizioni abitative e ambientali. Insieme agli altri Paesi dell'Europa meridionale- Portogallo, Grecia e Spagna- l'Italia si trova nella terza fascia più bassa della classifica sulla povertà infantile relativa, con il 17% dei bambini sotto la soglia di povertà.

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