Conferenza nazionale, 100 profughi aiutano i disabili negli spostamenti
FIRENZE – I profughi aiutano i disabili negli spostamenti. Saranno quasi un centinaio i richiedenti asilo coinvolto alla Conferenza nazionale della disabilità, in programma a Firenze il prossimo fine settimana. Ad essere coinvolti saranno gli ospiti delle strutture di accoglienza della cooperativa Il Cenacolo, Caritas e Il Girasole, che coinvolgeranno una parte dei profughi accolti nella città di Firenze per i servizi di accoglienza nei parcheggi e all’ingresso: aiuteranno i disabili a scendere di macchina e raggiungere i luoghi della conferenza e saranno a disposizione per le loro richieste logistiche.
- Il volontariato non coinvolge soltanto i migranti. L'Auser ha messo a disposizione un pulmino per il trasporto delle persone con maggiori difficoltà dalla Stazione di Firenze Santa Maria Novella alla Fortezza, luogo dell’evento. Il Cfp di Firenze e il Buontalenti di Firenze chiederanno ad alcuni ragazzi in alternanza scuola lavoro di supportare la società di catering per venire incontro alle esigenze particolari di alcuni ospiti della Conferenza. Es’givien ha donato le magliette per i volontari della Segreteria: la personalizzazione “Il valore della differenza” ha aggiunto uno slogan alla Conferenza.
Fondazione Dynamo Camp ha coinvolto alcuni dei sui tanti volontari, che ogni anno partecipano ai Camp di San Marcello Pistoiese, per un supporto alle persone con maggiori difficoltà motorie. Ha inoltre deciso di realizzare in loco una delle attività proposte, un laboratorio teatrale, aperto a tutti i ragazzi che visiteranno nel pomeriggio di venerdi la Fortezza. Coinvolte nell’organizzazione dello Street Food tre realtà associative che devolveranno l’incasso a progetti di inserimento lavorativo e integrazione sociale: Cooperativa sociale Matrix, Uniamo Goldin Impresa Sociale, associazione sindrome di Williams Toscana.
E ancora, le associazioni sportive delle attività collaterali coinvolgeranno il pubblico nella prova degli sport, per una volta visti dal punto di vista del disabile: attività in carrozzina, con bende e quant’altro porteranno a vivere con empatia le difficoltà legate ad un mondo non sempre accogliente.