Conflitto israeliano-palestinese, “i bambini di Gaza pagano il prezzo più alto: centinaia di morti”
“Centinaia e centinaia di bambini sono stati uccisi e feriti. Ogni ora a Gaza aumenta il numero di bambini uccisi. L'uccisione dei bambini deve finire. Le immagini e le storie sono chiare: bambini con orrende ustioni, ferite da mortaio e arti persi. E gli ospedali sono completamente sovraccarichi per curarli. Eppure, il numero continua a crescere”. Inizia così la dichiarazione del portavoce dell’Unicef, James Elder, sulla situazione vissuta dai minori nelle zone oggetto del terribile conflitto tra Istarele e Palestina. Una presa di posizione espressa nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.
Continua il portavoce Unicef: “I bambini israeliani tenuti in ostaggio a Gaza devono essere riuniti immediatamente e in sicurezza con le loro famiglie e i loro cari. La situazione umanitaria ha raggiunto livelli letali, eppure tutti i rapporti indicano ulteriori attacchi. La compassione – e il diritto internazionale – devono prevalere. L'Unicef chiede un immediato cessate il fuoco, mentre 1,1 milioni di persone – di cui quasi la metà minori – sono state avvertite di allontanarsi in vista di quello che si prevede sarà un attacco di terra contro uno dei luoghi più densamente popolati del pianeta, ma senza alcun luogo sicuro dove i civili possano andare”.
Conclude il portavoce dell’Unicef: “Gli attori umanitari devono poter accedere in sicurezza ai bambini e alle loro famiglie con servizi e forniture salvavita, ovunque essi si trovino. In ogni guerra, quelli che soffrono di più sono i bambini. Questo è tragicamente vero oggi".