21 maggio 2024 ore: 14:50
Non profit

Consultori, per l'Ordine degli psicologi “più che volontari, servono risorse e supporti”

Il Consiglio nazionale commenta l'emendamento al Pnrr. “Interruzione volontaria di gravidanza deve essere affrontata con rispetto, competenza e professionalità. Consultori da due decenni colpiti da tagli lineari. Servono risorse strutturali per sostenere genitorialità”
protesta consultorio

ROMA – Non “soggetti del Terzo settore”, ma “risorse strutturali per sostenere la genitorialità”: così il Consiglio nazionale dell'Ordine degli psicologi interviene nel dibattito suscitato dall'emendamento al Pnrr, che prevede tra l'altro la possibilità di rendere presenti i soggetti del Terzo settore nei percorsi previsti per l'interruzione volontaria di gravidanza, “Il tema è delicatissimo e deve essere affrontato con particolare rispetto, competenza e professionalità, mettendo a fuoco la complessità della scelta da parte della donna – commenta l'Ordine - Per questi motivi è richiesto un supporto nei Consultori tale da garantire l’approccio psicologico, medico e sociale. In questo quadro è centrale il ruolo della professione psicologica come garante di cura, scientificità e imparzialità, al di fuori da pressioni ideologiche di qualunque tipo. Questa l’impostazione della legge 194/78”. A dover essere tutelata è infatti la “tutela della salute psicologica della donna che si trova nelle condizioni di dover scegliere”.

Peraltro, l’articolo 2 della legge 194 già prevedeva la collaborazione di associazioni del volontariato: “Perché, quindi - domanda l'Ordine - specificare la possibilità di rendere presenti i 'soggetti del Terzo Settore', dato che si tratterebbe degli stessi soggetti già previsti? Dal dibattito in corso appare evidente che la finalità di questa modifica normativa sia la presenza attiva dei soggetti in questione all’interno dei Consultori nel momento della scelta dell’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), cioè nel momento in cui il portato psicologico è maggiore e più significativo. Le associazioni volontarie e del privato sociale che possono realmente offrire supporto alla perinatalità, alla maternità e alla paternità, hanno avuto e hanno tuttora un ruolo molto importante. Siamo di fronte ad un lavoro in rete attivo da decenni, senza improprie sovrapposizioni di compiti. E questo modello ha funzionato: negli ultimi quaranta anni si è verificata una riduzione di circa il 70% delle IVG: un risultato che situa l’Italia fra i Paesi con le percentuali di IVG più basse al mondo”.

L'emergenza sono i tagli lineari ai consultori

Per l'Ordine degli psicologi, “non esiste, evidentemente, una emergenza IVG. Esiste invece un’emergenza sempre più evidente dei servizi consultoriali, da circa due decenni colpiti - come le altre strutture sanitarie pubbliche - da tagli lineari di risorse e caricati di compiti non istituzionali: è carente il personale specialistico, è fortemente calato il numero delle psicologhe e degli psicologi al loro interno e le ridotte unità in servizio sono troppo spesso chiamate ad occuparsi prevalentemente di psicologia giuridica e forense”.

Di qui il rischio e la preoccupazione che “il supporto alla donna nel momento della scelta dell’IVG diventi l’occasione in cui si supporta la scelta anziché la donna, a scapito della laicità e del rispetto profondo che la legge, il nostro codice deontologico e, più in generale, i principi etici cui le professioni di aiuto devono ispirarsi, ci chiedono. È urgente, pertanto, invertire la tendenza di progressivo depotenziamento dei Consultori, che, sia pure a macchia di leopardo, è verificabile in tutto il Paese. Occorre ripristinare gli organici delle figure sanitarie e sociali, soprattutto con riguardo alla professione psicologica”.

Quale sostegno alla genitorialità?

Da ultimo, c'è il tema del sostegno alla natalità, che “non si attua intervenendo sulla libertà della scelta della donna nel momento dell’IVG, ma piuttosto mettendo in campo in modo diffuso e costante risorse strutturali per sostenere la genitorialità. L’impatto economico ed organizzativo è certamente presente alla nascita, ma si evolve in una condizione genitoriale e familiare che richiede sia servizi specifici (nidi, asili, servizi sociali ed educativi) che reale possibilità di inserimento dei genitori - e particolarmente delle donne - nel mondo del lavoro in dignità e sicurezza”.

Da parte sua e per ciò che gli compete, “il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi si impegna ad attivare momenti di formazione specifica per la categoria professionale sui temi della prevenzione dell’IVG e dell’accompagnamento alla scelta, oltre alla predisposizione di apposite linee-guida”.

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news