8 febbraio 2017 ore: 17:11
Famiglia

Contro la povertà educativa 1.200 progetti: il terzo settore risponde

Scaduti oggi i termini per la presentazione dei progetti sull'adolescenza. Chiuso a metà gennaio il bando infanzia. Circa 115 milioni di euro a disposizione. Barbieri, Forum terzo settore: “Soddisfatti della risposta. Auspichiamo una più ampia partecipazione per le edizioni future”
Bambino scrive su quaderno, povertà educativa, scuola

ROMA - Quasi 1.200 i progetti per contrastare la povertà educativa minorile in Italia presentati in risposta ai due bandi nazionali dedicati alla prima infanzia e all’adolescenza gestiti dall’Impresa sociale Con i Bambini, interamente partecipata dalla Fondazione Con Sud. Circa 400 le proposte per la fascia 0-6 anni, il cui bando si è chiuso a metà gennaio. Terminato oggi, invece, il bando adolescenti (11-17 anni), con circa 800 candidature. E’ questo, così, il primo bilancio di un nuovo soggetto nato lo scorso giugno come attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e con un comitato di indirizzo strategico che vede rappresentanti del governo, fondazioni, terzo settore e esperti.

L’obiettivo è individuare interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. “Siamo soddisfatti di come il mondo del terzo settore abbia risposto ai primi due bandi emessi dal Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e auspichiamo una ancora più ampia partecipazione per le edizioni future, che riguarderanno anche altre fasce d'età - afferma Pietro Barbieri portavoce Forum nazionale terzo settore -. Con la chiusura dei bandi si entra nel vivo dell'impegno a favore dei minori, con particolare attenzione ai più svantaggiati e a rischio emarginazione, nella convinzione che investire nello sviluppo culturale e nell'inclusione sociale dei più giovani vuol dire costruire le basi per una società di domani che crede nel valore dell'uguaglianza e della giustizia sociale”. 

La prima fase vede già impiegate risorse per 115 milioni di euro (69 milioni per il bando prima infanzia e 46 milioni di euro per il secondo con una quota ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio), ma l’Acri, nei giorni scorsi, ha già fatto sapere di aver messo a disposizione le risorse per il 2017. “Le Fondazioni di origine bancaria sui singoli territori dedicano molte iniziative a favore dei bambini in situazioni di vulnerabilità e, in generale, alla loro formazione - spiega Giuseppe Guzzetti, presidente Acri-.   Questa realizzata con il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è, tuttavia, davvero eccezionale, non solo in termini di ampiezza della sua copertura e di dimensione delle risorse disponibili, ma anche per l’innovatività riguardo a governance, obiettivi e strumenti. L’accurata selezione dei progetti su una così ampia possibilità di proposte sono certo che consentirà di realizzare un piano davvero efficace per offrire a tanti bambini del nostro Paese pari opportunità di crescita”.

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