Cooperazione, Alfano: l'Africa è un continente al centro della politica italiana
"Oggi, 25 maggio, e' la Giornata dell'Africa; ma questo e' in realta' il mese dell'Africa": comincia da qui il ministro degli Esteri Angelino Alfano, aprendo un incontro in Farnesina in occasione del 54° anniversario della fondazione dell'Organizzazione dell'Unita' Africana, oggi Unione Africana.
Alfano annuncia 500 mila euro da parte dell'Italia per un progetto dell'Onu per la sicurezza dell'area centro-nord del Mali e per la sicurezza transfrontaliera. Poi ricorda l'appuntamento del 6 luglio, con la conferenza a Roma sul fenomeno migratorio coi Paesi africani interessati, con quelli europei e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali.
Il ministro ricorda anche il Quinto vertice euro-africano in programma a novembre.
Appuntamenti, sottolinea Alfano, che dimostrano che l'Italia crede nel "vitale strumento del multilateralismo" e che "l'Africa e' al centro della politica italiana".
Il ministro ricorda che il governo ha esteso da 24 a 40 milioni i contributi alle ong. Oggi l'aiuto pubblico allo sviluppo al 2016 si dovrebbe attestare allo 0,26% del reddito pro capite lordo, dopo il crollo dello 0,12 del 2012. Ma l'obiettivo e' arrivare allo 0,30, come proposto anche dell'Agenda del millennio adottata dall'Onu.
L'Italia inoltre destina all'Africa il 50 per cento dei fondi totali della cooperazione allo sviluppo. "Lo facciamo perche' siamo buoni?" chiede Alfano. "No ma perche' ci conviene anche in termini economici e di sicurezza".
"Sono legato a questo evento per una questione di ius soli" continua il ministro. "Io sono nato dove l'Europa finisce e l'Africa comincia. Se l'occhio me lo permettesse da casa mia potrei vedere le sponde della Libia. Da ministro dell'Interno fino a dicembre e poi degli Esteri sono fiero del lavoro svolto dal governo fino a oggi sul salvataggio dei migranti, e con orgoglio sottolineo che siamo riusciti a coniugare la solidarieta' alla sicurezza. Siamo uno dei pochi Paesi - in un'epoca in cui il rischio zero non esiste per via degli attentati - che non ha smesso di essere solidale garantendo la sicurezza".
Quindi Alfano cita il sindaco fiorentino Giorgio La Pira, secondo il quale il Mediterraneo e' prosecuzione del Lago di Tiberiade. "Qui si giocano il tema della sicurezza, dei rifugiati, e del destino dell'Africa" spiega Alfano. "E chi vuole affrontare alcune questioni e' lungimirante se parte dall'Africa".
Secondo il ministro, l'Italia deve diventare l'hub per gli investimenti europei in Africa con l'obiettivo di far fare un salto di qualita' agevolando i regimi fiscali interni e facilitando gli investimenti diretti verso i Paesi a sud del Mediterraneo. Anche di questo, la conclusione di Alfano, si discutera' coi rappresentanti dei Paesi africani in vista del Secondo vertice Italia-Africa che si terra' a Roma nel 2018. (DIRE)