Cooperazione, Dioma (Consiglio nazionale): le diaspore chiave dello sviluppo
ROMA - "C'e' tanta voglia di partecipare" sorride alla DIRE Adrien Cleophas Dioma, documentarista e scrittore di origini burkinabe', direttore del Festival Ottobre africano e animatore del Consiglio nazionale per la cooperazione allo sviluppo. Parla del primo Summit nazionale delle diaspore, occasione di confronto con le associazioni migranti, in Italia ben 2100.
Al vertice, sabato a Roma, parteciperanno i dirigenti della Farnesina e i responsabili dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics). A essere protagonisti saranno pero' soprattutto le organizzazioni espressione della diaspora, essenziali per un dialogo tra le comunita' straniere e la politica.
È questo l'elemento evidenziato da Dioma, che presso il Consiglio coordina il gruppo di lavoro Migrazioni e sviluppo: "A Roma arriviamo dopo sette incontri territoriali, da Cagliari a Padova, e dopo due appuntamenti a Torino e Milano con le realta' imprenditoriali; ci siamo confrontati sulla legge 125/2014 per la cooperazione italiana, una riforma ancora poco conosciuta, che bisogna ora rendere efficace e concreta".
Nel testo, per la prima volta, le diaspore sono riconosciute come strumento chiave nella prospettiva delle relazioni internazionali. "L'Italia - si legge all'articolo 26 - promuove la partecipazione delle associazioni delle comunita' di immigrati che mantengano con le comunita' dei Paesi di origine rapporti di cooperazione e sostegno allo sviluppo".
Il Summit, allora, puo' essere l'inizio di un percorso. "A partire dagli incontri territoriali delle settimane scorse presenteremo una road map per favorire la partecipazione delle diaspore alla cooperazione internazionale" annuncia Dioma. Convinto che un primo risultato sia gia' stato raggiunto: "All'inizio c'era pessimismo mentre ora parlerei addirittura di entusiasmo; speriamo che il governo risponda alle aspettative delle comunita'". (DIRE)