17 gennaio 2017 ore: 14:10
Non profit

Cooperazione, una guida spiega alle imprese come realizzare progetti sostenibili

Con la nuova legge anche le imprese possono accedere ai finanziamenti per lo sviluppo. Per loro la Fondazione Sodalitas ha redatto una guida con le indicazioni su cosa fare e cosa non fare: i progetti devono rispondere ai bisogni della popolazione e non puntare ad allargare la rete di commercializzazione
Guida Cooperazione Sodalitas
Guida Cooperazione Sodalitas

MILANO - Dal punto di vista delle imprese, i progetti di sviluppo nei Paesi poveri possono essere un'occasione per "aprirsi a nuovi mercati, accrescere la propria reputazione, accedere a fondi nazionale e internazionali". L'importante, però, è che questi progetti "siano sostenibili" e "diano risposta ai bisogni" della popolazione. È in queste poche parole virgolettate il senso della "Guida alla partnership", realizzata dalla Fondazione Sodalitas e presentata oggi nella sede di Assolombarda a Milano. Con la nuova legge sulla cooperazione internazionale (legge 125 del 2014), infatti, anche le imprese possono accedere ai finanziamenti e ai bandi italiani ed europei specifici per i progetti di sviluppo. Lo possono fare in partnership con le Organizzazioni non governative (Ong), che storicamente sono le realtà impegnate nella cooperazione internazionale. Per aiutare imprese ed ong ad incontrarsi e a lavorare insieme, Fondazione Sodalitas ha quindi redatto la guida (in tutto una cinquantina di pagine), in cui traccia "standard, percorsi, strumenti e riferimenti metodologici", come spiega Adriana Spazzoli, presidente della Fondazione. 

La guida è stata realizzata in collaborazione con sette imprese (ABB, Bracco, Intesa San Paolo, Italcementi, MM, Pirelli, Syngenta) e sei ong (Acra, Aoi, Cesvi, Cini, Coopi, Link2007 e Oikos). Divisa in cinque capitoli, delinea i principi della cooperazione internazionale, cosa è una partnership tra profit e non profit, il percorso di ideazione e definizione di un progetto, la gestione del progetto e le forme di finanziamento. Particolare attenzione viene data anche all'importanza che il progetto abbia un partner locale. E la premessa prima di ogni progettazione è quella di "effettuare sempre, a prescindere dalla complessità della problematica, un'approfondita analisi dei bisogni". Infine, viene chiarito cosa non deve fare un'impresa nei progetti di cooperazione internazionale: delocalizzare la propria produzione, puntare solo ad allargare la propria rete di commercializzazione, donazioni a fondo perduto per spirito di filantropia. (dp)

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