Coronavirus, denunciato senza dimora perché era in giro senza valido motivo
MILANO - Dorme in una delle strutture di accoglienza per il piano freddo predisposto dal Comune di Milano. Ma durante il giorno, mentre il dormitorio è chiuso, gira per la città. Questa mattina, però, è stato intercettato da una volante della Polizia e denunciato per aver violato il decreto del Presidente del consiglio del 9 marzo 2020 per l'emergenza coronavirus: in altre parole, era in giro senza un valido motivo. Il problema di Marian (il nome è di fantasia) è che è un senza dimora. "Di solito viene al nostro centro diurno -racconta Magda Baietta, presidente della Ronda della Carità e solidarietà-. Ma da questa settimana siamo chiusi anche noi per l'epidemia da Covid-19. E ci sono decine di altri senza dimora nella stessa situazione, che rischiano quindi di subire una denuncia penale".
Nel dettaglio, Marian è stato denunciato ai sensi dell'art. 560 del codice penale, secondo il quale "chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 206 euro". L'uomo, che resta in stato di libertà, è stato informato delle indagini a suo carico e invitato a nominare un legale di fiducia (invito andato a vuoto e sfociato nella nomina di un legale d'ufficio). L'iter della denuncia ora seguirà il normale corso.
Marian ha la residenza a Milano, ma in uno degli indirizzi fittizi creati proprio per poter dare ai senza dimora una copertura sanitaria. Il "restate a casa" per chi una casa non ce l'ha è quindi quasi impossibile: ci sono dormitori che rimangono aperti anche durante il giorno, ma altri invece no. E quindi ogni mattina gli ospiti devono, come sempre accade, tornare in strada. Da oggi, inoltre, l'unità di strada della Ronda della Carità sospende i suoi giri serali per portare beni di prima necessità ai senza dimora . "Il volontariato non rientra tra le attività che possono rimanere in azione -aggiunge Magda Baietta-. E quindi anche noi rischiamo di venire denunciati". (dp)
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