Coronavirus, l’ultima bufala sui social? Migranti immuni al contagio
In realtà, la questione è molto semplice. Nelle tabelle rese note giornalmente dalla Protezione Civile, che riportano il numero dei contagi, dei decessi e dei guariti, non vengono indicate le nazionalità dei pazienti. Motivo per cui alcune persone sono portate erroneamente a pensare che si tratti esclusivamente di italiani. Ad oggi, quindi, non sappiamo quanti siano gli stranieri che hanno contratto il virus e se si tratti di comunitari o extracomunitari.
A smentire la bufala oggi è intervenuto anche il virologo Roberto Burioni, che in tweet polemico sottolinea: “L'ultima delle bufale è che il coronavirus non colpisce gli extracomunitari. Chi è dotato di sprezzo del pericolo può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare di persona che non è assolutamente vero”.
Intanto in queste ore si moltiplicano gli appelli delle associazioni che chiedono misure specifiche per tutelare i migranti nei centri, sia quelli di accoglienza, che nei Cpr e gli hotspot. Senza dimenticare le persone che vivono negli insediamenti informali e nei ghetti del Sud. Un contagio in quei luoghi, già normalmente insalubri, potrebbe avere delle conseguenze drammatiche. La scorsa settimana un primo caso si è verificato in un centro di accoglienza a Milano: un ospite è stato trovato positivo al coronavirus nella struttura di via Fantoli, in zona Mecenate. Subito sono scattati i protocolli e le procedure di emergenza.L'ultima delle bufale è che il coronavirus non colpisce gli extracomunitari. Chi è dotato di sprezzo del pericolo può venire dove mi trovo in questo preciso momento, al San Raffaele di Milano, per controllare di persona che non è assolutamente vero.
— Roberto Burioni (@RobertoBurioni) March 23, 2020