Corpi civili di pace, partiti i primi volontari. "Novità assoluta per l'Italia"
- ROMA - Lo scorso 5 giugno è partito il primo, storico, gruppo di 97 giovani volontari dei Corpi Civili di Pace, la metà circa del contingente di 200 posti inizialmente messi a bando in questa prima fase della sperimentazione, che a regime punta ad attivarne 500 per un impegno complessivo di 9 milioni di euro. I giovani saranno impegnati in 12 progetti in "aree a rischio di conflitto o post conflitto" (in particolare in: Tanzania, Libano, Bolivia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Perù, Guinea Bissau, Equador, Giordania), in 7 progetti "nell'area dell'emergenza ambientale" di cui 4 all'estero (Filippine, Haiti, Perù) e 3 in Italia.
I Corpi civili di pace, istituiti per un triennio in via sperimentale dall’art. 1, comma 253, della legge di stabilità 147/2013, proposto come primo firmatario dall’on. Giulio Marcon (SI), hanno come obiettivo «promuovere in modo imparziale la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona e all’educazione alla pace fra i popoli, al monitoraggio del rispetto dei diritti umani, al sostegno della popolazione civile». La sperimentazione vede anche la costituzione di un apposito Comitato di monitoraggio e valutazione, istituito il 22 marzo 2016, con il coinvolgimento di esperti in materia di interventi di difesa civile e di servizio civile.
E oggi incontrando 81 volontari di 8 dei 9 enti che hanno partecipato alla sperimentazione (Cesc-Project, Fondazione Avsi, Arci Servizio Civile, Federazione SCS/CNOS Salesiani, Caritas Italiana, Focsiv, Università di Bari e Focus-Casa dei diritti sociali), impegnati nella loro formazione di avvio, il Sottosegretario con delega al servizio civile, on. Luigi Bobba, ha dichiarato: "Nascono i Corpi civili di pace. Una sperimentazione attraverso cui l'Italia rafforza il suo impegno per promuovere la pace e la cooperazione tra i popoli". "Una novità assoluta per il nostro Paese – ha proseguito Bobba-, che vuole sperimentare, attraverso dei suoi giovani, una originale presenza del nostro Paese in situazioni segnate da conflitti o da emergenze ambientali per promuovere il dialogo e la solidarietà con chi si trova in condizioni di particolare bisogno".
"Presto – ha concluso il Sottosegretario - attraverso il Dipartimento della gioventù e del Servizio civile metteremo a bando altri 400 posti per giovani che vogliono cimentarsi in un'esperienza qualificante e impegnativa e che godranno dello stesso trattamento riservato ai loro coetanei impegnati nel Servizio civile all'estero. Al termine della sperimentazione, vedremo come dare forma stabile ai Corpi civili di pace anche seguendo le indicazioni contenute nella legge n. 145 del 21 luglio 2016, dedicata alle missioni internazionali, che prevede appunto l'intervento dei Corpi civili di pace nell'ambito delle missioni internazionali in cui l'Italia è impegnata”. (FSp)