19 luglio 2013 ore: 15:59
Disabilità

Corsi di sub, vela, windsurf. Proposte "per tutti" sui litorali accessibili

Sul numero di agosto-settembre di Superabile Magazine alcune delle attività più significative, da Nord a Sud della penisola. Dalle immersioni per non vedenti alle visite multisensoriali alla gestione di uno stabilimento da parte di persone con disagio
Sub senza frontiere - Turismo accessibile

ROMA - Corsi di sub, vela, windsurf e molte altre attrazioni. Fioccano le proposte sui litorali accessibili della penisola. Proposte pensate anche per chi ha difficoltà motorie o disabilità. Alla Maddalena la Dolphin’s Windsurf School da due anni offre la possibilità di sperimentare il windsurf anche a bambini e adulti disabili. Per chi ama la vela e vuole cimentarsi nel governare un'imbarcazione, l'associazione "Lo spirito di Stella" propone il Sailing campus: prossime tappe La Spezia (12-15 settembre con “La nave di carta”) e Savona (19-22 settembre con la sezione locale della Lega navale). L’associazione Marine Life Conservation, fondata e supportata dal dipartimento di Biologia animale dell’Università di Torino, dal 2007 promuove anche per disabili progetti di velaterapia e delfino-terapia e offre l’opportunità di partecipare a uscite di uno o più giorni con un programma di avvistamento cetacei. E poiché la sensazione di muoversi liberamente in acqua è un’esperienza unica ed emozionante, praticabile anche da persone con disabilità fisiche e mentali, gruppi misti, formati da persone disabili e non, vanno alla scoperta dei fondali con l'associazione Sub senza frontiere.

box Queste e altre proposte sono contenute nel servizio pubblicato sul prossimo numero di Superabile Magazine, quello di agosto-settembre 2013, in imminente uscita. Vi si parla, ancora, dell'acquario di Cala Gonone, in Sardegna, che offre visite speciali multisensoriali alle persone non vedenti grazie al progetto “Il mare in ogni senso”, nato dalla collaborazione tra l’Unione italiana ciechi e ipovedenti e l’Università di Sassari. Sempre per i ciechi ecco il progetto di ricerca "La voce di Neptun" per rendere possibili e piacevoli le immersioni: utilizza tecnologie per comunicare attraverso una strumentazione "idrofonica e ultrasonica".

Uno stabilimento balneare all’insegna non solo dell’accessibilità ma anche del reinserimento sociale è invece "Big fish", struttura che da questa estate offre servizi all’avanguardia sul lungomare pisano. Lo gestisce l’associazione Alba, che dal 2000 si occupa di reinserimento sociale e lavorativo di persone con disagio mentale o in uscita da percorsi detentivi o da tossicodipendenza. Lo stabilimento si trova a Tirrenia ed è composto da 43 cabine, 120 ombrelloni e aree attrezzate per bambini e disabili.Lo stabilimento è gestito da persone che escono da un percorso di disagio mentale e che tornano a essere protagoniste socialmente e dal punto di vista lavorativo. L’iniziativa nasce dall’assegnazione di un bando comunale per il recupero di un vecchio impianto in disuso. I volontari dell'associazione hanno fatto davvero un miracolo, "perché era tutto abbandonato e c’era ancora l’amianto. Abbiamo lavorato moltissimo, ma ci abbiamo creduto e siamo riusciti ad aprire i battenti a giugno". (gig)

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