Corso gratuito d’inglese per gli italiani: gli insegnanti sono i rifugiati
COSENZA - Lezioni d'inglese alla popolazione, offerte dai migranti ospiti nella struttura d'accoglienza di Montalto. Il progetto "Le note dell'accoglienza" nasce da un'idea di Mosa e Mohamed, due giovani di origini afghane, ospiti nel centro Sprar (il sistema nazionale di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza.
I migranti del centro di accoglienza di Montalto Uffugo |
Uno è un ingegnere meccatronico, che ha studiato e vissuto in Norvegia molti anni. L'atro è diplomato al professionale. Entrambi in fuga dal loro paese, sono approdati in Calabria, dove ad accoglierli è stata la struttura gestita dall'associazione "Promidea". Per dimostrare la loro gratitudine al territorio che li ospita, hanno proposto all'associazione di tenere un corso d'inglese, completamente gratuito, indirizzato a tutta la popolazione, dai diciotto anni in su. Autonomamente, hanno individuato il manuale che useranno per tenere il corso. E pensano già, per il futuro, a delle lezioni di lingua araba. "Questo corso è uno scambio" ci spiega Elisa De Nardo, educatrice e responsabile dell'équipe che gestisce lo Sprar. "Per i migranti è un'occasione di avvicinarsi ai cittadini montaltesi, perché oggi il dialogo è limitato alle iniziative o a incontri sporadici. In più gli permette di soddisfare il loro bisogno di sentirsi utili alla comunità che li ha accolti. Ai montaltesi permette di conoscere più da vicino i nostri ospiti e di imparare una lingua molto utile".
I migranti del centro di accoglienza di Montalto Uffugo |
Il corso inizierà lunedì 22 giugno, in concomitanza con la celebrazione della "giornata nazionale del rifugiato", e durerà due mesi. Ci sarà una pausa ad agosto, per poi ripartire a settembre. L'obiettivo del corso, che conta già parecchi iscritti nella popolazione di Montalto, è quello di consentire alle persone di comunicare. Pertanto, si partirà subito dalla conversazione e dalla simulazione di scene di vita quotidiana, per poi spiegare le regole basilari della grammatica inglese. Il corso si terrà tre volte a settimana, per due ore a lezione, presso l'istituto "Santa Rita", di Montalto Uffugo.
- Qui Promidea non gestisce un centro collettivo, ma ha preferito una formula diversa. "Per facilitare l'integrazione abbiamo scelto gli appartamenti. Così, i migranti in gruppi di quattro, vivono in ogni abitazione. I nostri ospiti sono una trentina", afferma Elisa De Nardo. "Gestiscono autonomamente le pratiche di vita quotidiana. Gli diamo anche un contributo per fare la spesa, perché cerchiamo di favorire il processo d'integrazione nella comunità, tenendo conto dei loro bisogni e delle loro aspettative".
Gli appartamenti prendono il nome da varie opere liriche, in memoria di Ruggero Leoncavallo, compositore noto ai montaltesi. Un modo per mettere a contatto i migranti con la memoria della popolazione locale. E fornire anche spunti di conversazione. Gli ospiti arrivano dalla Somalia, dalla Nigeria, dal Ghana, dall'Afghanistan, dal Pakistan e dall'Iraq. Alcuni di loro hanno profili molto alti di scolarizzazione. Ci sono anche tre nuclei familiari. E tre bambini sono nati proprio durante la permanenza nel centro, rendendo l'esperienza di "Promidea" ancora più forte. E fornendo un'altra bella risposta, dalla Calabria, alle politiche dell'odio cavalcate da alcuni politici e mezzi di informazione. (Giulia Zanfino)