11 febbraio 2020 ore: 15:52
Società

Egitto, Costantini: i miei disegni per la liberazione di Zaky

"Se continuiamo a stare attivi e a impegnarci, Patrick non subirà la stessa fine di Giulio Regeni". E' un appello e una speranza quella che l'illustratore ravennate: "Sappiamo che è vivo e dov'è, dobbiamo agire"
Patrick Zaky, disegno di Gianluca Costantini

ROMA - "Se continuiamo a stare attivi e a impegnarci, Patrick non subira' la stessa fine di Giulio Regeni". E' un appello e una speranza quella che l'illustratore ravennate Gianluca Costantini affida all'Agenzia Dire.

Un suo disegno raffigurante l'attivista e ricercatore dell'universita' di Bologna 'Alma Mater Studiorum', Patrick George Zaky, arrestato dalle autorita' de Il Cairo al suo arrivo nel Paese giovedi' scorso, e' stato scelto da Amnesty International come simbolo della campagna per la sua liberazione.

L'attivista e ricercatore di studi di genere e' stato accusato dal governo egiziano di aver usato i social network per diffondere notizie false e aver istigato alla violenza e al terrorismo. Nelle dieci ore di interrogatorio subito, i suoi legali hanno fatto sapere che il giovane ha subito violenze da parte delle forze di sicurezza.

Costantini, che nell'aprile del 2019 ha vinto il premio 'Arte e diritti umani' indetto da Amnesty, racconto che la sua illustrazione e' stata scelta anche dall'ong di cui fa parte Zaky, la Egyptian initiative for personal rights (Eipr). "Appena ho saputo la notizia, ho subito realizzato questo disegno. In seguito e' stato scelto da diverse organizzazioni, perche' evidentemente- ha osservato il disegnatore- e' efficace".

L'immagine e' forte: il giovane e' sorridente ma avvolto nel filo spinato. "Sta a rappresentare che l'attivista in questo momento non solo e' isolato, ma anche torturato, il suo corpo e' attraversato da dolore", chiarisce l'artista romagnolo.

Gianluca Costantini produce quasi quotidianamente illustrazioni di attivisti, politici e artisti imprigionati e perseguitati, e dal 2016 ha disegnato spesso anche Giulio Regeni, il ricercatore italiano dell'Universita' di Cambridge scomparso e ucciso in Egitto quattro anni fa.

Per l'illustratore ci sono analogie ma anche differenze tra i due casi: "Certo entrambi sono giovani ricercatori, e c'e' ovviamente l'Egitto di mezzo". Ma per Costantini ora la situazione e' diversa, si puo' fare qualcosa: "Ho disegnato Giulio quando e' stata diffusa la notizia della sua scomparsa, e dopo alcuni giorni e' stato ritrovato il suo corpo", mentre di Zaky "sappiamo che e' vivo, che possiamo fare qualcosa. Per questo- l'appello dell'artista- dobbiamo essere costantemente attivi". (DIRE)

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