Covid e vaccino, precedenza alle persone con disabilità? Il dibattito continua
ROMA – Priorità sì, priorità no. Fragilità sì, fragilità no. Continua il dibattito sull'accesso al vaccino anti-Covid da parte delle persone con disabilità e sul loro diritto, da molti rivendicato, a una priorità nella somministrazione. Un dibattito che su queste pagine abbiamo iniziato a seguire tramite la voce di Pietro Barbieri, a cui ha risposto Salvatore Nocera, cui ha a sua volta replicato il primo, al quale ora torna a rispondere l'avvocato Nocera. Ricorda innanzitutto che “data la sua carica a livello europeo, Barbieri segue gli orientamenti e le argomentazioni degli organismi europei, tra i quali l'importantissimo European Disability Forum”. Precisa però. Nocera, che “io, per dire quanto ho detto, mi sono basato e mi baso sull'attuale normativa vigente, specialmente su quella scolastica”. Prima norma di riferimento è “il decreto 39/2020 e il decreto 89/2020, che prevedono che gli alunni con disabilità possano non essere obbligati a tenere la mascherina qualunque sia il grado di scuola”; la seconda è “il decreto n. 89/2020 e poi il dpcm del 3 novembre e la nota ministeriale prot n. 1990/2020, secondo cui gli alunni di scuola superiore hanno diritto a frequentare in presenza in situazione di reale inclusione, cioè con alcuni compagni e coi docenti in classe”; infine, “l'ordinanza n. 134/2020 stabilisce inequivocabilmente che solo gli alunni certificati con fragilità in modo più complesso di una semplice certificazione, hanno diritto all'istruzione domiciliare”.
Di qui la conclusione di Nocera, ora ribadita, che “non tutte le persone con disabilità sono fragili e quindi abbiamo diritto alla priorità di vaccinazione. Se l'Edf ritiene che siamo tutti fragili, la normativa italiana da me citata dovrebbe essere o modificata (ma non è previsto per legge) oppure costituire un'eccezione rispetto alla posizione dell'Edf”, chiude Nocera.