Cresce il numero di minori stranieri non accompagnati: +13% nel 2015
- ROMA – Sono 11.921 i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia al 31 dicembre 2015: un incremento nettamente inferiore rispetto a quello registrato nel 2014 (oltre il 66 per cento rispetto al 2013), ma comunque in crescita rispetto al 2014 del 13 per cento: si è passati cioè da 10.536 msna ai quasi 12 mila del 2014, con una variazione di 1.385 unità. Nel 2013, invece, erano 6.319. È quanto fa sapere il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nel suo report di monitoraggio sui Mnsa in Italia pubblicato oggi sul sito internet del ministero. Al 31 dicembre, inoltre, sono 6.135 i minori non accompagnati che risultano irreperibili e sono soprattutto i minori di origine eritrea. “Tali dati riflettono la complessità del fenomeno dell'irreperibilità dei minori non accompagnati – spiega il report -, dovuto ad una molteplicità di fattori - tra cui il progetto migratorio, l'aspettativa familiare e individuale, le informazioni in possesso dei minori, le reti parentali e di riferimento nei paesi di destinazione”.
Non si evidenziano scostamenti significativi lungo gli ultimi tre anni per quanti riguarda i paesi di provenienza. L’Egitto continua a essere il paese principale dei minori (23,1 per cento), seguito da Albania (12 per cento), Eritrea (9,9 per cento), Gambia (9,7 per cento) e Nigeria (5,8 per cento). Cresce di qualche punto percentuale la presenza dei minori prossimi alla maggiore età: se nel 2014 i msna con 17 anni erano il 49,5 per cento, nel 2015 rappresentano il 54 per cento. Cresce, anche se i numeri sono molto contenuti, il dato sui minori con età tra 0 e 6 anni: nel 2014 è di 27 unità, nel 2015 invece 43. Come negli altri report, inoltre, la componente maschile rappresenta quasi la totalità dei minori: sono circa il 95 per cento.
Per quanto riguarda l’accoglienza, invece, è sempre la regione Sicilia a mantenere il primato anche se con un dato totale in lieve flessione rispetto al 2014: lo scorso anno, infatti, la presenza di msna in Sicilia ha fatto registrare 4.109 presenze (34,5 per cento del totale calcolato tra tutte le regioni), contro le 4.628 del 2014 (il 43,9 per cento). Sale in classifica la Calabria, con 1.126 msna nel 2015, contro gli 839 del 2014. Pressoché invariati i dati per la Puglia (nel 2015 sono 1.102 i msna accolti). Un balzo in avanti per presenze rispetto al 2014 lo fanno Sardegna, Piemonte, Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lombardia e Lazio. Il numero delle strutture di accoglienza nel 2015 è di 1.012 unità, di cui 248 in Sicilia, 102 rispettivamente in Campania e in Puglia, 79 in Lombardia e 77 in Lazio. “Più dell’80 per cento delle strutture che accolgono i minori risultano essere autorizzate o accreditate da un ente pubblico: al 31 dicembre 2015, quasi l’85 per cento dei minori non accompagnati sono collocati in tali strutture”. Oltre la metà delle strutture non accreditate, infine, sono localizzate in Sicilia (97, circa il 53 per cento).
In forte crescita il dato delle domande di protezione internazionale. “Nel corso del 2015 sono state presentate 3.959 nuove domande di protezione internazionale riferite a minori non accompagnati – spiega il report -. Rispetto al 2014, anno in cui le richieste presentate erano state 2.557, il dato è in forte crescita e ha registrato un andamento pari a +54 per cento nell’ultimo biennio”. L’incidenza dei minori con cittadinanze provenienti dai Paesi africani si conferma preponderante. “Sono 3.327 i minori di origine africana richiedenti asilo nel 2015 – aggiunge il report -, pari all’80 per cento del totale. In particolare, i principali paesi di provenienza dei minori richiedenti protezione sono il Gambia (1.171 minori, pari al 29,6 per cento del totale), la Nigeria (564 minori, pari al 14,2 per cento del totale) e il Senegal (437 minori, pari all’11 per cento del totale). La geografia di provenienza dei minori richiedenti protezione internazionale differisce rispetto a quella degli adulti, per i quali i paesi di origine prevalenti sono quelli del Corno d’Africa ed in particolare Eritrea e Somalia”.