30 gennaio 2015 ore: 11:12
Economia

Cresce il rischio usura: la crisi morde impiegati e pensionati

Rapporto Eurispes. Il numero di quanti riferiscono di avere chiesto nell'ultimo anno soldi in prestito da privati (non parenti/amici), non potendo accedere a quelli bancari, e' salito dal 10,1% al 15,5% di quest'anno. A rivolgersi agli strozzini negli ultimi cinque anni per il 52% persone con un reddito fisso
Usura e estorsioni. Mani che scambiano soldi

Roma - Aumenta in Italia il rischio usura. Il numero di quanti riferiscono di avere chiesto nell'ultimo anno soldi in prestito da privati (non parenti/amici), non potendo accedere a quelli bancari, e' salito dal 10,1% al 15,5% di quest'anno. Il dato e' emerso dal 'Rapporto Italia 2015', realizzato da Eurispes (Istituto di studi politici, economici e sociali) e presentato oggi a Roma presso la Biblioteca nazionale centrale.

Impiegati, liberi professionisti, ma anche pensionati: la crisi morde e a rivolgersi agli strozzini negli ultimi cinque anni- secondo la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura- sono state per il 52% persone con un reddito fisso. Cresce poi il fenomeno 'dell'usuraio della scrivania a fianco': "Se nel 2004 la categoria piu' vessata dagli usurai era quella dei commercianti- fa sapere l'indagine Eurispes- tre anni piu' tardi a fianco a loro sono arrivati i dipendenti. Ma l'usura si annida con le stesse modalita' all'interno delle piccole e medie imprese e addirittura in ambito parentale, come evidenziato da numerosi recenti fatti di cronaca". (DIRE)

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