30 gennaio 2015 ore: 11:12
Economia

Crisi, fido ne risente: solo il 33% ha un animale in casa

Rapporto Eurispes: ad essere diminuito negli italiani non è l'affetto verso il mondo animale, ma la disponibilità economica. È ancora in calo il numero di chi riferisce di averne accolto uno in casa: si passa dal 41,7% del 2012 al 39,4% del 2014, fino al 33% di oggi
Cane che corre in spiaggia

Roma - Ad essere diminuito negli italiani non e' l'affetto verso il mondo animale, ma la disponibilita' economica. È ancora in calo il numero di chi riferisce di averne accolto uno in casa: si passa infatti dal 41,7% del 2012 al 39,4% del 2014, fino al 33% di oggi. Tra coloro che negli anni passati sostenevano di ospitare in casa propria piu' di un animale, la tendenza oggi potrebbe essere quella, per motivazioni prettamente economiche, di non 'rimpiazzare' gli animali che muoiono. Questi alcuni dati emersi dal 'Rapporto Italia 2015', realizzato da Eurispes (Istituto di studi politici, economici e sociali) e presentato oggi a Roma presso la Biblioteca nazionale Centrale.

A conferma che gli animali siano comunque molto amati, i risultati della sezione del sondaggio di quest'anno dedicata ai temi e valori etici riferibili al mondo animale. Gli italiani - si legge nell'indagine - si schierano contro l'attivita' legata alla produzione di pellicce utilizzando animali (90,7%), la sperimentazione (87%), la caccia (78,8%), i circhi (68,3%) e i delfinari (64,8%)". Inoltre, sono "favorevoli all'accesso degli animali da compagnia nei luoghi pubblici (56,5%) e nelle strutture ricettive (56,8%), e caldeggiano una legge che equipari gli equidi (cavalli, asini, ecc.) agli animali da affezione e impedirne la macellazione (64,4%)". (DIRE)

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