Croce rossa: lo avevamo urlato, ora l'Ue non può tacere
Bandiera Cri Croce Rossa italiana
Roma - "Lo sapevamo, lo abbiamo urlato e oggi assistiamo impotenti a questa nuova carneficina. L'Europa non puo' piu' tacere. Mare nostrum deve diventare un programma europeo". Cosi' la Croce Rossa Italiana a proposito del nuovo naufragio avvenuto al largo delle coste libiche.
"L'allarme e' scattato intorno alla mezzanotte di ieri. Ad avvertire la sala operativa della Guardia costiera nazionale il comandante del mercantile portoghese King Jacob che si stava avvicinando ad un peschereccio di circa trenta metri stipato di migranti. Alla vista dei soccorsi, i migranti hanno cominciato ad agitarsi spostandosi presumibilmente su un unico lato dell'imbarcazione che si e' capovolta. Al momento risultano ventotto superstiti che parlano di almeno settecento morti. Se le cifre fossero confermate sarebbe la tragedia piu' grande di sempre della storia dell'immigrazione".
Sul luogo del naufragio, informa la Croce rossa, "e' arrivata in tempi rapidissimi la nave Gregoretti della Guardia costiera che ha finora ha recuperato ventitre corpi. Una decina i mezzi che stanno partecipando alle operazioni di soccorso, tra unita' navali, aerei ed elicotteri di Guardia costiera e Guardia di finanza e alcuni mercantili che incrociano in zona, a 73 miglia dalle coste libiche. I ventotto superstiti e le ventitre vittime si trovano al momento a bordo della nave Gregoretti della Guardia costiera che non ha ancora invertito la rotta verso l'Italia".
Dalle 17 attivo un numero telefonico ed un indirizzo mail della Croce Rossa Italiana per richiedere informazioni sui dispersi e le vittime fra le persone a bordo del peschereccio naufragato nel Canale di Sicilia. Il numero telefonico e' 3893432063 e l'indirizzo mail e' rfl@cricatania.it, dedicato ai ricongiungimenti familiari. Al numero telefonico risponderanno operatori italiani e mediatori culturali di lingua inglese, francese e arabo.
(DIRE)