19 dicembre 2013 ore: 11:29
Giustizia

Crollo degli ingressi in carcere dei minori, si ricorre di più alle comunità

Rapporto Antigone. Negli Istituti penali minorili reclusi oltre 1.200 under 18, con un calo di un terzo dal 1998 dovuto soprattutto al minor numero di stranieri; duemila in comunità, dove però vanno soprattutto italiani. Meno accessi anche ai centri di prima accoglienza
Stefano G. Pavesi/Contrasto Carcere minorile: ragazzo nella sua stanza

ROMA - Calano negli anni gli ingressi all’interno degli istituti penali per i minorenni, passati da 1.888 nel 1988 a 1.252 nel 2012 (-33,7 per cento). Un trend decrescente dovuto, secondo l’Osservatorio di Antigone che ha presentato oggi il suo decimo rapporto, ai minori ingressi di stranieri (-41,6 per cento). Ma i giovani immigrati restano la maggioranza all’interno degli istituti: nel primo semestre del 2012 erano il 50 per cento negli Ipm del Nord Ovest, il 70 per cento in quelli del Nord Est, il 66 per cento negli Ipm del Centro. L’incidenza cala al Sud e nelle isole, dove è straniero un minore su quattro in istituto. Le ragazze hanno rappresentato nel tempo una percentuale tra il 17 e il 15 per cento dei minorenni denunciati alle procure, mentre in carcere sono il 6 per cento circa.

Il calo degli ingressi è dovuto, in parte, al maggior collocamento dei minori in comunità: dai 1.339 casi del 2001 si è arrivati ai 2.037 del 2012. “Tale tendenza ha però coinvolto in misura assai maggiore gli italiani rispetto agli stranieri - precisa l’Osservatorio - e negli ultimi anni la differenza è andata accentuandosi”. Tra i minori in comunità gli stranieri erano il 40 per cento nel 2001 e il 37,1 per cento nel 2012. Discorso analogo per la messa alla prova: si è passati dai 788 provvedimenti del 1992 ai 3.216 del 2011, ma nel 2011 gli stranieri erano solo il 17 per cento.

Il rapporto documenta anche il calo degli ingressi dei minori stranieri nei Centri di prima accoglienza, che passano da 2.305 nel 1998 a 937 nel 2012 (-60 per cento). L’85,6 per cento uscirà a seguito dell’applicazione di una misura cautelare. (gig)

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