CSV Bologna, amministrazione condivisa e Runts le sfide da vincere per ripartire
BOLOGNA – È l’amministrazione condivisa il tema al centro dei due incontri organizzati da Volabo – il centro servizi per il volontariato della Città metropolitana – ed Euribia – associazione di professionisti a supporto del Terzo settore – in collaborazione con l’Area nuove cittadinanze e Quartieri del Comune di Bologna per i prossimi 8 e 15 luglio. Per l’occasione saranno illustrati i principali aspetti e le modalità di applicazione delle Linee guida sul rapporto tra Pubbliche amministrazioni ed Enti del Terzo Settore adottate con il decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali n. 72 del 31 marzo 2021, e il contenuto dell’Atto di definizione di profili procedurali e gestionali delle attività di co-progettazione con i soggetti del terzo settore e la cittadinanza attiva deliberato lo scorso febbraio dalla Giunta comunale, anticipando la normativa nazionale. L’obiettivo è di offrire da un lato un approfondimento delle nuove linee guida – nazionali e locali – e una esplorazione delle possibilità concrete di applicazione, dall’altro di aprire una riflessione condivisa per provare a delineare insieme gli scenari futuri, con una visione costruttiva e innovatrice. Tra i relatori anche Stefano Brugnara, Presidente di Euribia.
Nelle scorse settimane Volabo ha anche siglato un protocollo d’intesa con Fondazione Cassa di Risparmio di Imola con lo scopo di lavorare in maniera integrata per accompagnare il Terzo settore del Nuovo Circondario imolese a sostenere le sfide del presente. Da una parte la pandemia e il rinnovato impegno del volontariato a fronteggiarne gli effetti, dall’altra tutti gli adempimenti richiesti dalla Riforma del Terzo settore che, passo dopo passo, sta proseguendo, con l’obiettivo di valorizzare l’immensa ricchezza costituita dal capitale umano e sociale delle organizzazioni. Il territorio imolese conta 10 comuni, per un totale di 77 organizzazioni di volontariato e 141 associazioni di promozione sociale, a cui si aggiunge una platea di altre libere forme associative. “Con la nuova intesa – spiegano Fondazione Cri e Volabo – vogliamo unire in maniera complementare le proprie competenze specifiche per incrementare alcuni servizi di carattere informativo, formativo, consulenziale e promozionale nel Nuovo Circondario. L’obiettivo è di offrire alle associazioni un supporto concreto per migliorare la loro capacità di azione, consapevoli del fatto che l’azione volontaria ha un impatto positivo diretto sulla crescita e la coesione delle comunità”. In particolare, fino al 31 luglio è in atto la prima fase del percorso previsto dalla Regione per la trasmigrazione al Runts delle Odv e delle Aps già iscritte ai registri regionali tramite la verifica e l’aggiornamento dei dati nella piattaforma Teseo. “Per questo è in fase di allestimento un servizio consulenziale che da un lato faciliterà le operazioni più complesse come l’apertura di una pec, da un lato accompagnerà le associazioni nell’effettiva verifica dei dati”.
È stato rinnovato, per il quarto anno consecutivo, il protocollo tra gli 8 Comuni dell’Unione Reno Galliera e A.S.Vo. ODV, ente gestore di Volabo, sempre nell’ottica di affrontare in collaborazione le difficoltà del post pandemia e la Riforma del Terzo settore. “La collaborazione – spiegano – va nella direzione di dare un supporto specifico e concreto alle 100 organizzazioni di volontario e associazioni di promozione sociale del territorio. In un contesto di alta complessità e imprevedibilità come quello che stiamo attraversando, i servizi di consulenza, formazione e promozione del volontariato nati nell’ambito di questa convenzione in prima istanza intendono sviluppare reti solidali innovative e una cultura della co-progettazione sociale per avviare una ripresa che solleciti la partecipazione attiva della cittadinanza”. Il protocollo intende dare risposte ai nuovi bisogni delle associazioni in maniera tempestiva e flessibile. È per questo che quest’anno Volabo ha introdotto i Consiglieri di Distretto “che avranno il compito di favorire un rapporto di prossimità, con caratteristiche di capillarità e costanza ma anche di immediatezza e informalità, con i soggetti che sul territorio perseguono i nostri stessi scopi di solidarietà e integrazione sociale”.