20 luglio 2016 ore: 15:48
Economia

Cucine Popolari: oltre 30 mila i pasti preparati in un anno. Presto la terza mensa

Compie un anno la mensa popolare di Bologna creata da Roberto Morgantini, vice presidente di Piazza Grande: “Siamo molto soddisfatti, è una scommessa d’amore vinta”. Già aperta una seconda cucina popolare, a settembre partirà la terza. Il 21 luglio i festeggiamenti in via Fioravanti
Cucine popolari inaugurazione

- BOLOGNA - 208 giorni di apertura, 22.880 pasti serviti a pranzo, 8.320 consegnati per cena a casa, 1.656 ore di volontariato per i cuochi, 1.120 per inservienti e camerieri. Sono questi i numeri del primo anno di vita del progetto Cucine Popolari, la mensa per persone in difficoltà fortemente voluta da Roberto Morgantini, vice presidente di Piazza Grande, diventata realtà il 21 luglio 2015. Una mensa che ha visto la luce anche grazie al matrimonio di Roberto ed Elvira: dopo 38 anni d’amore, lo scorso 27 luglio hanno deciso di convolare a nozze, e come regalo hanno chiesto donazioni per la realizzazione di questo sogno da troppo chiuso in un cassetto.

Una settantina le persone, inviate dal Quartiere o dalla parrocchia, che ogni giorno si siedono intorno ai tavoli in via del Battiferro, in piena Bolognina. Una trentina i volontari della rete Civibo (nata ad hoc) che si alternano, tra chi cucina e chi serve; tra pastasciutta, carne, verdura, frutta e dolci – che non mancano quasi mai. A ogni tavolo, c’è sempre un facilitatore, una sorta di mediatore con il compito di parlare e ascoltare con i commensali, perché il pranzo non sia solo consumo di cibo ma un momento per sentirsi parte di una comunità. “Per noi è una scommessa d’amore vinta – commenta soddisfatto Morgantini –. Ci abbiamo sempre creduto moltissimo, speravamo di raggiungere questo risultato. Qui ogni giorno si incontrano fedi diverse, culture diverse, laici e religiosi. Tra i volontari e gli ospiti si è instaurato un bellissimo rapporto, ma anche all’interno del gruppo dei volontari è nata un’amicizia. Basti pensare che dopo avere preparato e servito il pranzo, ci si siede tutti insieme a mangiare”.

Un progetto che, per quanta fatica abbia fatto a nascere, ha subito preso piede: oltre a quella in via del Battiferro, oggi aperta 4 giorni a settimana, dal lunedì al giovedì, è stata aperta un’altra mensa in via Larga (per ora aperta il giovedì e il venerdì a pranzo: accoglie una ventina di persone), e presto si aggiungerà la terza al Quartiere Porto, in via dello Scalo: “Questa terza speriamo di riuscire ad aprirla a settembre: sarà bellissima, nel cuore della città. Collaboreremo con i pensionati delle tre sigle sindacali, con Auser e Ancescao. Già me la immagino”. Ma, come ribadito spesso da Morgantini, l’obiettivo finale è aprirne una in ognuno dei 6 quartieri di Bologna. Idea che ha già riscosso il plauso di Stefano Benni, solo uno degli illustri commensali che, in questo anno, hanno pranzato nella cucina popolare della Bolognina: tanti gli artisti – oltre a Benni, Alessandro Bergonzoni, Moni Ovadia, Gianni Morandi, Andrea Mingardi, solo per citarne alcuni – e tante anche le istituzioni, dal sindaco Virginio Merola al presidente della Regione Stefano Bonaccini.

Domani sera, giovedì 21 luglio, nei giardini del centro sociale Fondo Comini in via Fioravanti 68, Cucine Popolari festeggerà il suo primo anno di vita: “Ci saranno gli ospiti, i volontari e i sostenitori. Ci sarà chi ci vuole bene, insomma – sorride Morgantini –. Peraltro, domani è il compleanno di Alessandro Bergonzoni: speriamo tanto che riesca a venire a festeggiare insieme con noi”. (Ambra Notari)

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