Repubblica democratica del Congo, un arresto dopo l'attentato in chiesa
ROMA - Un cittadino keniano è stato stato arrestato in relazione all'attentato dinamitardo che ieri ha provocato oltre dieci vittime e più di 50 feriti in una chiesa protestante a Kasindi, cittadina della provincia del Nord Kivu, nell'est della Repubblica democratica del Congo. A riferirlo è stato un capitano delle forze armate congolesi, Antony Mwalushayi, citato dal quotidiano locale Politico. Il cittadino keniano, secondo quanto riferito dal dirigente, sarebbe stato arrestato nella stessa Kasindi, cittadina situata lungo il confine con l'Uganda e a poco meno di 200 chilometri da Goma, capoluogo del Nord Kivu.
L'esercito congolese ha chiesto agli abitanti della zona colpita dall'attentato di "evitare qualsiasi assembramento". Stando a fonti mediche citate dall'emittente Radio Okapi, l'attacco di ieri, che ha colpito una chiesa della Comunità delle chiese pentecostali, ha causato finora 13 vittime e almeno 79 feriti. L'attacco si è verificato a ci4rca due settimane dalla visita in Congo di Papa Francesco, prevista per gli ultimi giorni di gennaio. La missione delle Nazioni Unite in Congo, la Monusco, si è già recata sul posto con un'ambulanza e ha comunicato di voler noleggiare voli speciali per poter garantire l'evacuazione dei feriti nelle condizioni più gravi, come rilanciato sempre da Radio Okapi, emittente fondata dalla Monusco.
Il governo congolese ha attribuito la responsabilità dell'attentato alle Allied Democratic Forces (Adf), gruppo armato originario dell'Uganda, fra le numerose milizie attive nell'est del Paese. Stando a quanto riporta l'agenzia vaticana Fides, l'Islamic State - Central Africa Province (Is-Cap), filiale locale del gruppo Stato islamico costituitasi a partire da una scissione nelle Adf, avrebbe rivendicato l'attacco, da intendersi come "un'ulteriore prova dei fallimenti delle recenti campagne militari delle forze del Congo e dei loro alleati per garantire la sicurezza dei cristiani". Secondo la lettura di alcuni analisti, le Adf sarebbero affiliate allo Stato islamico e quindi sarebbero da considerarsi sostanzialmente la stessa cosa dell'Iscap.