11 febbraio 2014 ore: 11:18
Economia

Da 4 anni in albergo, la protesta delle famiglie senza casa di Palermo

Ieri alcuni di loro sono saliti sul tetto dell’assessorato minacciando di buttarsi giù. Annullato l’incontro di oggi con l’assessore a causa di minacce e aggressioni. Domani un confronto tra sindaco, assessore e i comitati di lotta per la casa
Caritas di Bolzano Donna casalinga e senza dimora

Donna casalinga e senza dimora

PALERMO – A Palermo le famiglie senza casa sono sempre più esasperate: c’è chi ha occupato immobili abbandonati ma c’è anche chi, esasperato dall’attesa di una sistemazione definitiva, dopo 4 anni di albergo inscena proteste. Come quella di ieri mattina: due rappresentanti delle famiglie che vivono all’hotel Villa Archirafi sono saliti sul tetto dell’assessorato comunale alle Attività sociali minacciando di buttarsi giù. Le famiglie in origine erano state alloggiate con un’ordinanza comunale nei locali dell’hotel Villa Archirafi dopo lo sgombero dell’ex casa Guzzetta del giugno del 2010. Una sistemazione che sarebbe dovuta essere temporanea e che invece dura da quasi 4 anni. L’albergatore nel frattempo ha fatto causa alle famiglie per occupazione senza titolo, rivalendosi anche contro il comune per una richiesta di risarcimento. Secondo l’amministrazione dell’hotel solo alcuni mesi sono stati pagati dall’amministrazione mentre da quasi 3 anni le spese di gestione le ha pagate l’albergo. Questa mattina le famiglie si sarebbero dovute incontrare con l’assessore Agnese Ciulla. All’ingresso del palazzo, mentre l’assessore li aspettava presso la propria segreteria, hanno prima minacciato e poi aggredito alcuni dipendenti comunali, uno dei quali ha dovuto essere assistito dai sanitari del 118. L’assessore ha quindi annullato l’incontro. “Con queste persone e con chiunque altro tenga comportamenti minacciosi e violenti - affermano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Agnese Ciulla - non c’è e non ci sarà mai più alcuna possibilità di dialogo”.

“Le famiglie che hanno inscenato una protesta all'assessorato per le Politiche sociali, sono state da me incontrate più volte negli ultimi mesi e a tutte loro sono state prospettate diverse soluzioni, che sono state sempre rifiutate perché l'unica richiesta è stata quella dell'avere subito una casa popolare – sottolinea l’assessore Agnese Ciulla -. Purtroppo queste famiglie hanno preferito continuare ad occupare l'albergo Villa Archirafi, cosa che fanno ormai ininterrottamente da oltre tre anni e che ha portato, per quanto è noto agli uffici, ad un contenzioso giudiziario e a sentenze di condanna da parte del tribunale che ha imposto loro il pagamento di somme cospicue”.

Sulle somme che queste famiglie devono all'albergo Villa Archirafi, che occupano dal 2010, l'amministrazione non potrà intervenire né rispondere di ciò è stato o sarà stabilito con sentenze e provvedimenti adottati da altri organi competenti. “Nonostante tutto, abbiamo ribadito e ribadiamo di essere pronti al dialogo – continua l’assessore -, per prospettare tutte le soluzioni in linea con la legge e con le possibilità dell'amministrazione comunale, dall'auto-recupero, al contributo, all'ospitalità, nell'ambito di un più organico piano d'azione per la casa cui l'amministrazione sta lavorando e per il quale ha chiesto anche l'interessamento attivo di prefettura e regione”.

Intanto domani alle 18 nella chiesa di San Saverio il sindaco Orlando con l’assessore Agnese Ciulla, si confronteranno con il Comitato di lotta alla casa e con la comunità di San Saverio sul dramma dell’emergenza abitativa a Palermo alla ricerca di una immediata soluzione. “E’ legittima l’occupazione di immobili pubblici o del privato sociale abbandonati – dice Nino Rocca del comitato di lotta per la casa -, da parte delle famiglie senza casa, nel momento in cui l’amministrazione pubblica non provvede a dare un tetto alle famiglie? Perché non vengono utilizzate le centinaia di edifici pubblici abbandonati? Perché non vengono utilizzate le strutture confiscate alla mafia? Perchè non viene considerato lo stato di ‘calamità’ per l’enorme numero di senza casa a Palermo?”

Al dibattito interverranno anche don Cosimo Scordato parroco di San Saverio, Pietro Milazzo della Cgil e Tony Pellicane del movimento dei senza casa, Emiliano Spera del comitato Prendo casa a Palermo e Umberto Santino del centro di documentazione Peppino Impastato. Inoltre saranno previsti gli interventi liberi da parte delle famiglie senza casa e della comunità di San Saverio. Modererà l’incontro Nino Rocca. (set)

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