Dai campi rom all'incusione: le due delibere del comitato "Accogliamoci"
ROMA - Superamento dei campi rom, percorsi di inclusione specifici e monitoraggio, pianificazione e interventi di miglioramento di tutti i centri di accoglienza presenti nella Capitale. Sono queste le due delibere di iniziativa popolare presentate ieri mattina dai Radicali in Campidoglio a Roma per la cui votazione in aula serviranno cinquemila firme da raccogliere entro tre mesi. Una campagna per cui e' stato istituito il comitato 'Accogliamoci' - composto tra gli altri dai Radicali Roma, dall'Arci Roma, dall'associazione 21 Luglio e dall'associazione A buon diritto, - che ha come obiettivo "il superamento della politica di segregazione" dei rom attraverso una stategia mirata che porti a percorsi di inclusione sociale, lavorativi e abitativi.
BOX Il comitato intende inoltre "porre fine alla logica dei grandi centri per migranti" e investire su un modello di accoglienza basato su strutture piccole, vivibili e diffuse sul territorio grazie al quale sarebbe possibile un monitoraggio piu' semplice ed efficace che favorisca "processi di integrazione reali".
La prima delibera prevede quindi l'avvio da parte dell'assessorato alle Politiche sociali di Roma, di un'indagine conoscitiva che fotografi la realta' della comunita' rom nella Capitale e dei singoli nuclei familiari. Secondo il piano dei radicali questo sarebbe il primo passo per la progressiva chiusura degli insediamenti 'formali e istituzionalizzati' presenti a Roma.
Per quel che riguarda la riorganizzazione dell'accoglienza ai rifugiati, la seconda delibera prevede un iter analogo alla prima: una commissione di monitoraggio di intesa con la Prefettura che dovra' verificare le condizioni di tutti i centri presenti sul territorio e il rispetto delle relative convenzioni. Questa attivita' permettera' di misurare la reale efficacia degli interventi e intervenire dove necessario. Tutto cio' sara' possibile grazie all'istituzione di una cabina di regia che risponda all'assessorato alle Politiche sociali che a sua volta lavorerebbe di concerto con la Prefettura.
"Per rendere costruttivo il dibattito su Mafia Capitale- ha detto Emma Bonino presente alla conferenza stampa a Palazzo Senatorio- dobbiamo scendere in strada e avviare un processo politico con i cittadini che non sara' semplice ma che e' inevitabile. Il disagio dei cittadini e' tangibile ma si puo' eliminare solo in questo modo. Con azioni politiche concrete". All'ex ministro ha fatto eco anche Pippo Civati, intervenuto in collegamento in streaming via skype, secondo il quale l'iniziativa dei radicali "e' un vero esempio di come si possa tornare a far politica vera, uscendo dai talk show o dalla violenza sterile dei talk show". Per il consigliere capitolino Riccardo Magi, infine "le delibere intendono avviare una pianificazione che sostituisca l'approccio emergenziale e la mancanza di visione strategica che ha caratterizzato Le politiche delle amministrazioni fino ad oggi. Solo per i campi rom il Comune estende oltre i 25 milioni l'anno. È necessario riconvertire queste spese in percorsi di inclusione per cui ne beneficerebbero tutti". (DIRE)