24 maggio 2017 ore: 15:52
Non profit

Dal gioco dell’oca sui migranti alla "telecompagnia": i progetti finanziati dal Csv

Sono tante le idee sostenute dal Centro di servizio di Rovigo con 82 mila euro. Le attività coinvolgono 187 volontari e 6.000 destinatari. L’obiettivo è “offrire risposte innovative ai problemi sociali senza sostituire gli interventi pubblici”
Gioco dell'oca - csv rovigo

Inventare un gioco dell’oca per far capire ai ragazzi cosa significa essere migrante e sbarcare in Italia in cerca di futuro; informare sui danni causati dagli abusi di droghe ed alcool; attivare un servizio di “telecompagnia” per i malati di parkinson e sclerosi multipla; sono solo alcuni dei 20 progetti finanziati dal Centro di servizio per il volontariato di Rovigo e promossi da altrettante associazioni della provincia. Consentiranno di aiutare persone in difficoltà, promuovere attività con persone disabili, sensibilizzare gli studenti e le comunità alla solidarietà, assistere i malati, tutelare l’ambiente.
- Per questo bando, il Csv ha erogato complessivamente 81.939 euro, ovvero circa il 62% dei costi totali dei progetti – che hanno un valore di circa 130.549 euro. Un investimento importante ma dall’alto impatto visto che i progetti coinvolgono 187 volontari, un centinaio di associazioni ed enti come partner e quasi 6.000 destinatari.
"Uno degli scopi del volontariato è offrire risposte innovative ai problemi sociali e ai bisogni delle comunità, in modo diverso e complementare agli interventi degli enti pubblici - commenta il presidente del Csv, Lamberto Cavallari -. I progetti finanziati vanno in questo senso: sanno cogliere i temi e i problemi che attraversano la nostra società, elaborare interventi e attività con creatività, capacità di sperimentazione e lungimiranza”.

Di seguito una breve presentazione dei progetti.

L’associazione Solidarietà Delta di Porto Tolle porterà nelle scuole medie e superiori una versione alternativa del gioco dell’oca, che ha come protagonista un cittadino straniero in cerca di un futuro in Italia, tra difficoltà, sfide e successi: un vero e proprio gioco, ispirato al “Manuale di sopravvivenza per immigrati clandestini” di Piero Colaprico e illustrato dal fumettista Isacco Saccoman, collaboratore del Messaggero dei Ragazzi e della Scuola Internazionale di Comics.

L’associazione San Vincenzo de Paoli di Rovigo aiuterà in particolare a minori stranieri, con un doposcuola gestito dai volontari con altre associazioni e con il Servizio Tutela Minori dell'Ulss 5. I volontari realizzeranno attività di apprendimento intensivo della lingua italiana, percorsi didattici interculturali e momenti ludici che coinvolgeranno anche le famiglie.
Sempre ai minori stranieri si rivolge la proposta dell’Associazione genitori Rovigo, che coinvolge docenti in pensione e allenatori sportivi, con laboratori, incontri di orientamento, attività formative e sostegno all’apprendimento, in sette Comuni del Polesine.
E sempre in tema di migranti, Arcisolidarietà di Rovigo coinvolgerà giovani immigrati in vari comuni del territorio, con attività artistiche e teatrali, mostre ed eventi.

Per informare sui danni causati dal consumo di bevande alcoliche e su altri comportamenti rischiosi per la salute, l’Acat Basso Polesine formerà un gruppo di studenti dell’istituto superiore “Colombo” di Adria: diventeranno i conduttori di una serie di incontri, lezioni frontali e laboratori all'interno delle classi dell'Istituto.
Di detenuti e minori autori di reato si occupa, invece, il progetto del Centro francescano d’ascolto di Rovigo, con due obiettivi: il reinserimento sociale e quello lavorativo. Inoltre, attiverà uno sportello di sostegno e supporto psicologico ai familiari dei detenuti.

Tra le nuove attività che realizzerà l’Associazione Parkinson, la nascita di uno sportello in Basso Polesine e di uno sportello telefonico, che offrirà un servizio di “Telecompagnia” ai malati e alle famiglie, aprendosi non solo ai malati di Parkinson, ma anche a quelli di sclerosi multipla. Sarà inoltre introdotto un nuovo servizio di trasporto agevolato con un nuovo pulmino.
L’associazione Attive terre di Adria si rivolge ai pazienti ricoverati all'Ospedale di Adria, in particolar modo ai minori e alle loro famiglie, con una serie di iniziative di promozione della lettura: incontri con gli autori, laboratori e letture animate, a cui collaboreranno anche studenti delle scuole d'infanzia e di alcuni istituti superiori di Adria. L’associazione si propone poi di realizzare una biblioteca ospedaliera per i pazienti.

Tre i progetti che coinvolgono i disabili. L’associazione Down dadi Adria prosegue un percorso di inserimento nel mondo del lavoro di alcuni ragazzi disabili, in collaborazione con l'Istituto alberghiero e con un ristorante di Adria. Smile Africa di Rovigo, invece, farà collaborare un gruppo di ragazzi con disabilità e un gruppo di anziani della casa di riposo rodigina nella realizzazione e nella messa in scena di uno spettacolo teatrale all'interno dell'Istituto. Parteciperanno anche gli studenti del liceo artistico del capoluogo, in particolare per la cura dei costumi e delle scenografie. L’associazione Luce sul mare di Porto Tolle affiderà a persone disabili la cura e gestione degli spazi esterni della Casa delle Associazioni. È prevista anche la creazione di un orto in cui potranno cimentarsi nella cura delle piante, inizialmente affiancate dai volontari e successivamente in modo autonomo.

Di persone con disturbi psichici si occupa, invece, l’associazione Comete, che offrirà formazione e occasioni di inserimento lavorativo, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell'Ulss 5 e con aziende agrituristiche locali.
L’Anteas San Bortolo di Rovigo migliorerà il servizio di trasporto degli anziani e degli ospiti della Casa di Riposo di Rovigo, e organizzerà incontri e manifestazioni per alleviare il senso di solitudine, disagio e sofferenza di questi ultimi, in particolare di coloro che non hanno familiari di riferimento.

L’associazione Olga di Lendinara organizzerà attività con le scuole, un campo di volontariato per la valorizzazione di luoghi di interesse turistico locali e per l'accoglienza di due gruppi di bambini provenienti dalla Bielorussia, in “vacanza terapeutica” in Italia.  
In ambito ambientale si muove il progetto dell’associazione Terre della Vangadizza di Badia Polesine, per conoscere, valorizzare e rendere più fruibili beni naturalistici e architettonici del Polesine, formando i volontari e promuovendo incontri rivolti alla cittadinanza.
Il Wwf provinciale, invece, recupererà spazi verdi, creerà orti sociali e didattici e realizzerà un orto sociale nella Villa Valente Crocco di Badia Polesine, immobile confiscato alla criminalità e oggi trasformato in spazio per attività sociali e culturali.

Informazione e sensibilizzazione sono al centro, infine, di quattro progetti. L’Avis di Castelmassa, coinvolge studenti degli Istituti scolastici di Castelmassa e le associazioni che operano in campo socio-sanitario e sportivo, per sensibilizzare i giovani ai corretti stili di vita, mentre l’Avis di Guarda Veneta realizzerà un punto infermieristico con l’Associazione nazionale donne operate al seno e promuoverà incontri e manifestazioni sul tema della salute, della prevenzione del dono.

L’Auser di Ariano nel Polesine ha avviato un ciclo di incontri per la cittadinanza sui temi del volontariato, dei servizi alle persone che hanno bisogno, dell’uso corretto delle tecnologie, della ricerca di lavoro.
Infine, il Centro documentazione polesano di Rovigo promuove una settimana di eventi e manifestazioni a Villa Valente Crocco, dedicati alla pace e ai diritti, e accoglierà un gruppo di bambini saharawi nel periodo estivo. (Francesco Casoni)

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