17 maggio 2016 ore: 15:10
Non profit

Dall'Erasmus al servizio civile: così l'Europa attira i giovani talenti

Workshop “La dimensione giovanile nei trattati europei: sviluppi e prospettive” promosso dal Dipartimento del servizio civile. Negli ultimi decenni è nata una “generazione di giovani su scala continentale”. Domani “filo diretto” su Facebook con l'onorevole Bobba
Giovani in Erasmus

ROMA - Si è svolto questa mattina a Roma presso la Sala monumentale della Presidenza del Consiglio il workshop “La dimensione giovanile nei Trattati europei: sviluppi e prospettive”, promosso dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale. L'iniziativa si colloca nell'ambito delle Celebrazioni del 60° Anniversario dei Trattati di Roma, ossia gli accordi del 25 marzo 1957 che portarono alla nascita della Comunità Economica Europea, previste tra il 2016 e il 2017. A coordinare i lavori il Capo Dipartimento, cons. Calogero Mauceri, che ha ricordato come l'attenzione verso i giovani da parte dell'Unione Europea si sia evoluta in questi 60 anni, fino ai due canali più recenti con l'impegno verso i “giovani talenti” e l'inclusione sociale.

Ampio il numero di interventi e di esperienze condivise durante la mattinata del workshop, a partire da Maria Cristina Pisani, neo Portavoce del Forum Nazionale Giovani, Michele Fioroni, Assessore al Comune di Perugia con quest’ultima prima città "capitale dei giovani", e il prof. Fabrizio D'Ascenzo dell’Università La Sapienza di Roma, responsabile di una recente iniziativa sull’accompagnamento dei giovani verso il mondo del lavoro.

Tra i contributi anche quello di Giacomo D’Arrigo, Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani, che ha ricordato in modo particolare l’importante ruolo giocato dal programma europeo Erasmus nel creare in questi decenni una “generazione di giovani su scala continentale” e dar loro “l'opportunità di scambio e di condivisione di una cittadinanza europea. E con il Programma Erasmus+ che ancora oggi continua questo impegno”. “Attraverso il Servizio Volontario Europeo (SVE), che ha da poco festeggiato il ventennale – ha aggiunto poi D’Arrigo – sono stati circa 1.400 i giovani che negli ultimi 2 anni hanno avuto esperienze di scambio tra Italia ed altri Paesi, alcuni del bacino del Mediterraneo come Tunisia e Marocco, realizzando così una reale integrazione ed inclusione sociale”. Inoltre su proposta dell’Agenzia italiana si è lanciata da poco l’idea di ampliare gli obiettivi dell’Erasmus+ anche in chiave di “empowerment” dei giovani, ossia sviluppandone le competenze e l’occupabilità, e sempre l’Italia si avvia a guidare per la prima volta una “call” europea incentrata sull’integrazione dei giovani immigrati e rifugiati. “Tutto questo – ha concluso D’Arrigo – costituisce un patrimonio di buone prassi di cui tener conto nell’impostazione del nuovo Servizio Civile Europeo”.

Sulla stessa linea si è dichiarato Giovanni Bastianini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, che ha sottolineato sempre nell’ottica del Servizio Civile Europeo, come sia “auspicabile incrociare gli strumenti che esistono già, e che ci riportano ad una condizione di immaginare l'Europa come qualcosa di interessante per i giovani da costruire per il domani”.

Le conclusioni del workshop sono state affidate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, e a Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e Politiche sociali con delega al servizio civile. Quest’ultimo ha sottolineato come siano “due le linee di azione principali che ha tracciato nel 2014 il Consiglio europeo: la prima quella di creare condizioni di piena accessibilità ai diritti essenziali (salute, istruzione, mobilità, lavoro…) per tutti i giovani in particolare per quelli con maggiori fragilità. La seconda attivare strade e canali di partecipazione attiva, perché si sentano parte a tutti gli effetti di una collettività". "In questo senso – ha proseguito l’on. Bobba - Garanzia Giovani è un programma importante di inclusione che è stato utilissimo, che spero verrà rilanciato. Altro strumento che raccoglie la disponibilità di molti giovani a fare qualcosa per gli altri è il Servizio civile. Un'occasione per rafforzare e consolidare i sentimenti di appartenenza, di altruismo, impegno civico: una politica su cui vale la pena investire, come sta facendo il Governo rilanciando e allargandone le opportunità anche a livello europeo".

Il Sottosegretario sarà tra l’altro domani pomeriggio alle 18:30 protagonista di un “filo diretto” inedito con i cittadini tramite la sua pagina Facebook, dove attraverso una sessione di domande e risposte e una diretta video, risponderà a chiunque voglia intervenire sui temi del servizio civile, della riforma del Terzo settore, dell'alternanza scuola-lavoro e dell'apprendistato. "Ritengo importante confrontarmi – ha dichiara l'onorevole Bobba - sulle scelte che il Governo e in particolare il Ministero del lavoro sta attuando proprio pensando ai giovani come destinatari. Ho voluto cogliere la grande opportunità che la tecnologia e i social network oggi ci regalano per riuscire a comunicare con i più giovani ma anche ad avvicinare i cittadini alla politica e alle scelte future del Governo. Sono certo che sarà un momento di ascolto importante e di reciproca condivisione". (FSp) 

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