Dalla Siria alla Germania in sedia a ruote: la storia di Nujeen arriva alla Camera
ROMA – Nujeen Mustafa ha 16 anni e da un anno è rifugiata in Germania. E' fuggita dalla Siria insieme alla sua famiglia, percorrendo migliaia di chilometri con la sua sedia a ruote, per trovare un luogo sicuro in cui vivere. Una grave paralisi infantile le impedisce infatti di camminare, ma non di affrontare le prove e le difficoltà, anche le più gravi, che la vita le pone di fronte. La storia di Nujeen è da qualche mese anche un libro, “Lo straordinario viaggio di Nujeen”, che la ragazza ha scritto insieme alla giornalista Christina Lamb: la stessa che, qualche anno fa, raccolse la biografia di Malala. La storia di Nujeen rappresenta pone emblematicamente la questione del rapporto tra cooperazione e disabilità. E proprio per questo, mercoledì scorso, è stata ripresa, attraverso un video, alla Camera dei deputati, durante la conferenza “Inclusione della disabilità nella cooperazione italiana”, organizzata dalla ministero degli Esteri (Maeci) e dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), in collaborazione con la Rids.
Un'iniziativa che, come ha ricordato la vicepresidente della Camera Marina Sereni, si è svolta nel 10° anniversario dell’adozione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2006), e a pochi giorni due importanti ricorrenze: la Giornata internazionale delle persone con disabilità (3 dicembre) e la Giornata mondiale dei diritti umani (10 dicembre). Pietro Sebastiani (direttore del Maeci), ha sottolineato alcuni aspetti della politica della cooperazione nei confronti della disabilità, in primo luogo l’impegno dell’Italia nell’attuazione della Convenzione anche in campo internazionale, come testimonia il Piano d’Azione sulla disabilità della Cooperazione italiana adottato nel 2013. In secondo luogo l’impegno nei confronti delle persone con disabilità nel campo degli aiuti umanitari. Infine la collaborazione con la società civile e particolarmente con le organizzazioni delle persone con disabilità e la rete della Rids.
Laura Frigenti (direttore dell’Aics) ha annunciato la prossima costituzione di quattro gruppi di lavoro, rispettivamente per l’aggiornamento delle Linee guida sulla disabilità del 2010, l’analisi e la raccolta dati in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, la progettazione inclusiva e l’accessibilità delle infrastrutture, i beni e i servizi, e un ultimo gruppo su l’emergenza e la disabilità. L'Aics, nel corso del 2017, intende intraprendere iniziative di sostegno ai diritti delle persone con disabilità, in particolare in Palestina, Tunisia Mozambico, Giordania (aiuti umanitari), Albania e Libano. Raffaele Tangorra (ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) ha illustrato il ruolo e gli obiettivi dell’Osservatorio nazionale sulla disabilità, previsto dalla Convenzione, mentre Stefano Severe (rappresentante di Acnur in Giordania) ha illustrato la situazione che si è creata nel paese a seguito della guerra in Siria. L’emergenza umanitaria che riguarda i profughi coinvolge infatti anche le persone con disabilità: un aspetto, questo, spesso ignorato dai media. Giampiero Griffo (presidente della Rids) ha sottolineato che le persone con disabilità devono poter beneficiare dello sviluppo inclusivo. La Convenzione prevede anche e la sua proiezione nel campo della cooperazione internazionale per consentirle di raggiungere i suoi obiettivi. E ha sottolineato l’impegno poi delle Nazioni Unite nel campo della disabilità per pervenire agli Obiettivi dello sviluppo sostenibile e per ridurre i rischi per le persone con disabilità in situazioni di emergenza.
La Rids è nata come strumento per conseguire tutti questi obiettivi, riunendo Ong come Aifo ed Educaid, e associazioni di persone con disabilità, come Fish e Dpi. Griffo ha espresso apprezzamento per il lavoro fin qui svolto in collaborazione con il Maeci, per l’impegno annunciato dall’Aics, senza nascondere le difficoltà e le sfide, anche culturali, che la disabilità pone alle istituzioni e a tutta la società. Si è infine augurato che per il prossimo anno l’impegno di Maeci e Aics continui con l’applicazione del Piano d’Azione, e ciò anche a garanzia della visibilità dell’Italia e del suo protagonismo nel dibattito internazionale, così come sarà necessario monitorare attentamente gli impegni dell’Ue e dell’Onu.