Dalle aree verdi ai servizi di bike sharing: online l'eco-mappa di Palermo
PALERMO - Eco-mappa di Greenpeace anche per il capoluogo siciliano. L'organizzazione lancia una mappa digitale per rivedere e ripensare il modo in cui viviamo le nostre città, scoprendone il loro lato più green e più eco-sostenibile. L’eco-mappa di Greenpeace, primo progetto di questo tipo in Italia per raccogliere un ampio numero di soluzioni e alternative eco-sostenibili in unico strumento online, include, per il momento, nove città pilota: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Palermo, Firenze, Lucca e Pisa. L'intenzione è di fare crescere il numero, includendo altre città italiane allo scopo di promuovere una nuova visione dei nostri centri urbani, più verdi e a misura di persona.
La città di Palermo è tra le prime nove città italiane censite. In particolare, attraverso il lavoro capillare dei suoi volontari, è stata realizzata una guida navigabile da computer e smartphone per trovare le aree verdi e i servizi di bike sharing più vicini, trovare i punti vendita di prodotti sfusi o usati, i mercati contadini, gli orti urbani il Gruppo di Acquisto Solidale ma anche le fattorie sociali vicine alla città.
Tra gli altri servizi specificati nell'eco-mappa c'è anche quello di sapere quali aree della città sono collegate da piste ciclabili, se ci sono ciclofficine nel proprio quartiere, dove trovare fontanelle ed erogatori di acqua potabile e orientarsi tra parchi, giardini e negozi di artigianato. L'obiettivo di Greenpeace è quello di promuovere uno stile di vita più eco-sostenibile per offrire a cittadine e cittadini uno strumento per ridurre il nostro impatto ambientale dettato da trasporti e consumi.
A Palermo sono stati mappati negozi di abiti usati, negozi di prodotti sfusi, fontanelle d’acqua potabile, mercati rionali, car sharing e bike sharing, colonnine di ricarica elettrica. I punti censiti sulla mappa cittadina saranno periodicamente aggiornati grazie al continuo impegno del gruppo locale di Greenpeace e alle segnalazioni di tutte le persone che vorranno contribuire attivamente al progetto.
Come è indicato in home page dell’eco-mappa, si può inviare una segnalazione tramite email a nit@greenpeace.org. Come tutti i punti già presenti sulla mappa, anche tutte le tipologie di segnalazioni verranno verificate prima di essere pubblicate.
"Le mappature delle città rientrano nel progetto nazionale Re-start - sottolinea Martina Borghi, portavoce del progetto Eco-mappa di Greenpeace Italia -. In particolare sappiamo bene che le città possono dare un contributo significativo per la cura delle aree verdi e la riduzione dell'inquinamento. E' interessante capire quanto di buono esiste già in alcune città nella prospettiva di dare un messaggio di speranza sempre nell'ottica di fare sempre meglio e di più. Ogni cittadina e cittadino può fare le segnalazioni che possono essere inserite nella nostra mappa. Ci aspettiamo, per questo, che si inseriscano altre città italiane. L'iniziativa è sicuramente un modo per stimolare tutti coloro che vivono in città a vivere meglio e nello stesso tempo lanciare una sfida interattiva per a rendere sempre più eco-sostenibili il territorio nella prospettiva più ampia di cura della nostra terra".
“Oggi 4,2 miliardi di persone, cioè circa il 55% della popolazione mondiale, vive nelle città, centri nevralgici di molte attività economiche ma anche responsabili del 70% delle emissioni globali di gas serra - aggiunge ancora Martina Borghi, portavoce del progetto Eco-mappa di Greenpeace Italia -. I lockdown imposti dalla pandemia ci hanno portato a riconoscere la necessità di ripensare le nostre città, renderle più verdi e sostenibili. Grazie alle nostre volontarie e ai nostri volontari, abbiamo raccolto le soluzioni già esistenti per una vita più sostenibile nei centri urbani e speriamo che questo progetto cresca nel tempo, con la partecipazione di tutte e tutti, ispirando la nascita di nuove abitudini ed esperienze verso città sempre più vivibili.”
Le città più sostenibili non sono solo necessarie per rallentare la crisi climatica in corso, ma sono indispensabili nella risposta alla crisi economica e sociale post-Covid e alleate della nostra salute, come rivela l’ultimo rapporto di Greenpeace sui benefici delle aree verdi in città. Per l’associazione ambientalista è fondamentale che gli abitanti dei centri urbani siano in prima linea negli sforzi per affrontare e prevenire i rischi futuri posti dai cambiamenti climatici o dalle pandemie, rendendo più resilienti i luoghi in cui oggi vive la maggior parte della popolazione mondiale.