Decreto correttivo sul servizio civile universale, ecco cosa cambia
ROMA - È stato approvato dal Consiglio dei Ministri, nella riunione del 10 aprile scorso, il decreto legislativo che “introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 40/2017, concernente l’istituzione e la disciplina del Servizio civile universale”. Intanto il prossimo 17 aprile la Corte Costituzionale affronterà in udienza pubblica i due ricorsi sempre al D.Lgs. 40/2017, presentati un anno fa delle Regioni Veneto e Lombardia. “L’intervento normativo - spiega una nota ufficiale del Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale - mira a potenziare l’istituto del Servizio civile universale e a rendere più efficace il complesso delle norme che lo riguardano, nonché a migliorare la funzionalità di alcuni organismi operanti nel sistema”.
Tra le novità più rilevanti, recependo quanto richiesto dalla Conferenza unificata, “viene stabilito che l’iscrizione degli enti ai previgenti albi di Servizio civile cessa di avere efficacia decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del decreto correttivo. Il provvedimento, ad ogni modo, fa salvi quei progetti presentati a seguito di avvisi pubblicati entro tale data o ancora in corso”.
Sono inoltre previsti specifici meccanismi di coinvolgimento delle Regioni nella fase della programmazione del Servizio civile universale attraverso lo strumento dell’intesa in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nonché l’introduzione di ulteriori settori di intervento tra cui l’educazione e promozione paesaggistica, ambientale e del turismo sostenibile e sociale.
Il Dipartimento ricorda inoltre come “viene modificata ed integrata la disciplina in materia di elezioni e durata dei componenti della Rappresentanza nazionale e regionale degli operatori volontari ed è aumentato di otto unità il numero dei componenti della Consulta nazionale per il Servizio civile, che viene portato a ventitré, assicurando così una più ampia partecipazione degli enti del terzo settore e dei rappresentanti delle regioni e degli enti locali”.
L’intervento correttivo prevede infine che gli enti “debbano garantire alle procedure selettive degli operatori volontari un’ampia pubblicità, con ogni modalità ritenuta idonea, e chiarisce che l’impegno settimanale di venticinque ore degli operatori volontari debba essere articolato su cinque o sei giorni, al fine di assicurare l’efficace realizzazione degli interventi”.
A causa dei tempi tecnici della sua approvazione, la vicepresidente della “Commissione speciale per l'esame degli atti urgenti presentati dal Governo” del Senato, sen. Erica Rivolta (Lega), ha espresso “il proprio rammarico per l'impossibilità di un ulteriore esame dello schema di decreto legislativo correttivo”. Per la senatrice “è indispensabile garantire un ruolo più incisivo alle Regioni e Province autonome nella predisposizione del piano annuale e dei piani triennali, prevedendo accordi formali - in luogo dell'intesa con la Conferenza permanente - nei quali sia riconosciuta ad esse pari dignità rispetto al Governo”. L’esponente della Lega ha anche “auspicato che sia delineata una procedura semplificata per il passaggio automatico al nuovo albo del servizio civile universale degli enti di servizio civile già iscritti all'albo nazionale e agli albi regionali”. (FSp)