10 aprile 2014 ore: 13:58
Immigrazione

Decreto flussi, al via le domande. Duemila posti anche per Expo

Le quote per i lavoratori dell'esposizione universale di Milano sono duemila. Ancora ferme le pratiche on line per Expo: si attende una nuova circolare esplicativa. La procedura serve a semplificare gli ingressi di lavoratori extracomunitari impiegati nei cantieri
Expo 2015. Lavori in corso

MILANO - Da oggi i datori di lavoro possono compilare on line la domanda per il decreto flussi dei lavoratori subordinati stagionali. In tutto 15 mila posti per extracomunitari provenienti da Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. Tremila posti sono riservati a chi alle richieste di nulla osta stagionale pluriennale, ovvero relative a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale per lavoro subordinato stagionale.

La novità di quest'anno sono 2 mila posti che il ministero del Lavoro ha riservato a chi sarà impiegato per Expo 2015. Una pratica che ad oggi non è ancora possibile compilare, però. Sulla circolare del 3 aprile, Ministero del Lavoro e dell'Interno annunciano una nuova nota esplicativa per sciogliere alcuni dubbi riguardo questi ingressi. Tutto ancora tace da Roma.

Natale Forlani, dirigente del settore immigrazione al Ministero del Lavoro, spiega che i posti di Expo saranno riservati a lavoratori stranieri impiegati in aziende straniere che a cui i Paesi titolari di padiglioni hanno affidato l'appalto. "È una procedura speciale che crea un canale preferenziale per portare i lavoratori all'evento, nata con gli accordi bilaterali tra Italia e gli altri partecipanti", spiega Natale Forlani. Ai commissari dei singoli padiglioni il compito di certificare che l'azienda straniera che richiede i lavoratori abbia vinto un appalto per l'evento milanese. Secondo Forlani, i lavoratori che rientreranno dentro questa quota dei duemila posti Expo saranno soprattutto impiegati nei cantieri. I lavoratori dovranno lasciare l'Italia alla fine del 2015. (lb)

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