Decreto Salvini, il no dei sindaci. "Su accoglienza si torna indietro"
box ROMA - “Forte e unanime preoccupazione” per i contenuti dello schema del decreto Salvini su immigrazione. Ad esprimerla è la Commissione immigrazione dell’Anci dopo una riunione che si è svolta ieri a Roma proprio con l’obiettivo di analizzare i punti del provvedimento. Presenti sindaci e assessori di molte grandi città, medi e piccoli Comuni di tutto il territorio nazionale, tra cui Bari, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Catania, Cremona, Torino, Palermo, Lucca, Padova, Belluno, Latina, Ancona, Perugia, Campobasso, Rimini, Sassari, Gorizia, Ferrara, Caserta, Cosenza.
“Nel corso della riunione è emersa preoccupazione - spiega Matteo Biffoni, delegato Anci all’Immigrazione - si ritiene che non sia stata effettuata la necessaria valutazione in merito all’impatto immediato e di lungo periodo sui territori, anche in termini di ordine pubblico”. In particolare, la Commissione valuta il nuovo modello di accoglienza che emerge dall’articolato come un “chiaro orientamento a favore dell’accoglienza in grandi strutture, tornando alla situazione dell’inizio dell’anno scorso che vedeva la forte concentrazione di migranti anche in piccoli Comuni, condizione che generava problemi di integrazione sia per gli stranieri che per i residenti”.
Proprio per questo l’Anci chiede al presidente del Consiglio e ai ministri, “in un’ottica di collaborazione istituzionale, di riconsiderare l’approvazione del decreto e attivare immediatamente un tavolo di confronto con le autonomie locali al fine di valutare con attenzione l’impatto del provvedimento in termini economici, sociali e sulla sicurezza dei territori”. (ec)