9 aprile 2014 ore: 16:35
Welfare

Deleghe sociali, associazioni soddisfatte. ''Attenzione ai temi del terzo settore''

Servizio civile, Forum: ''Ottima la scelta del ministro Poletti''. Forum Terzo Settore: "Unità di coerenza e indirizzo politico a temi di politica sociale, finora assegnati a più dicasteri". Uisp: ''Valorizzare la vocazione sociale dello sport"
Welfare e non profit. Mani con scritta SOCIALE - SITO NUOVO

ROMA - Reazioni positive alla ripartizione delle deleghe sociali, comunicate nella giornata di ieri dal Governo. Per il Forum Nazionale Servizio Civile “ottima la scelta del ministro Poletti”, a cui sono andate quelle del servizio civile e politiche giovanili.  “Non soltanto per la sua personale formazione e sensibilità sociale, - commenta il Presidente del Forum Enrico Maria Borrelli - ma anche per l’accostamento ad altre deleghe del suo dicastero, soprattutto quelle alle politiche giovanili e al Lavoro”. “Le sfide che attendono il Ministro sono tante: alludono a grandi opportunità, ma celano anche pericolosi rischi. - prosegue - La possibilità che ci auguriamo di poter cogliere insieme al Ministro Poletti è quella di fare del servizio civile nazionale la più straordinaria esperienza di educazione e formazione delle nuove generazioni. Il rischio che dobbiamo a tutti i costi rifuggire è invece quello di snaturare la sua finalità costituzionalmente prevista di difesa della Patria, relegando il servizio civile a semplice strumento di intervento o piegandolo ad ogni occorrenza di politiche di settore”.

Il Forum chiede al ministro di procedere in tempi celeri ad "una compiuta riforma normativa del servizio civile che lo renda aperto a tutti i giovani e ne garantisca una programmazione pluriennale rispondente alle esigenze non soltanto del Paese, ma prima ancora ed in maniera più urgente a quella di tutti i giovani italiani cui è necessario offrire maggiori opportunità di crescita professionale e spazi di protagonismo attraverso i quali contribuire attivamente alla crescita del Paese”.

In linea il commento del Forum Nazionale del Terzo Settore. "Una decisione che dimostra nuovamente l’attenzione dell’attuale Governo verso i temi del terzo settore, adesso ufficialmente affidati ad un ministro che proviene dal mondo cooperativo e del non profit, e andando a ricreare una unità di coerenza e indirizzo politico a temi di politica sociale, finora assegnati a più dicasteri", sottolinea il portavoce nazionale del Forum del Terzo Settore, Pietro Barbieri. “Il nostro lavoro di rappresentanza e di confronto con le Istituzioni andrà avanti con un interlocutore che sappiamo essere realmente attento e disponibile all’ascolto delle tante istanze presenti sulle tematiche sociali. Attendiamo adesso la ripartizione che il Ministro farà tra i suoi sottosegretari per il completamento del panorama delle competenze nel ramo sociale e l'effettivo avvio dell'approfondimento dei tanti dossier aperti”, conclude Barbieri.

Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, esprime soddisfazione per la delega allo sport assegnata a Graziano Delrio. “Siamo convinti che la decisione del governo Renzi vada nella direzione giusta – dice - apprezziamo in particolare la scelta di continuità nella delega allo sport. Siamo certi che Delrio saprà rilanciare il percorso di affermazione e di riforma dello sport di cittadinanza, con la competenza e la concretezza che gli è propria. La delega allo sport, unita a quella delle politiche di coesione territoriale, riteniamo possa valorizzare la vocazione sociale dello sport. Allo stesso tempo può contribuire ad avvicinare le istituzioni alle problematiche quotidiane delle società sportive del territorio, vero avamposto di partecipazione e protagonismo popolare, soprattutto tra i giovani”.

“La delega allo sport nelle mani di un uomo di peso del governo Renzi, quale appunto Graziano Delrio, significa attribuire a questa materia rilevanza nelle scelte e nelle strategie politiche dell'esecutivo – conclude Manco – ancor maggiore se consideriamo che cade alla vigilia del semestre italiano di presidenza europea. Questo ci lascia ben sperare nel riconoscimento del ruolo dello sportpertutti così come avviene nel resto d’Europa, come volano delle politiche per la salute, la prevenzione, l’inclusione e l’educazione”.

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