20 settembre 2017 ore: 12:16
Famiglia

Demenza, il metodo Montessori aiuta gli anziani a recuperare l'autonomia

Confronto nelle Marche con Cameron Camp, massimo esperto dell’applicazione del celebre metodo (rivolto ai bambini) agli anziani con demenza. Iniziativa di Regione Marche, Inrca e Fondazione Montessori che pensano a progetto sperimentale
Alzheimer, demenza senile, anziana "sbiadita"

ROMA – Da oltre dieci anni Cameron Camp (direttore di ricerca del Center for applied research in dementia a Solon – Ohio) conduce indagini sull’applicazione del metodo Montessori alle persone anziane con demenza. E i risultati sono apprezzabili. In Europa i suoi studi e le sperimentazioni sono state riprese e sono condotte in Francia da Sourou Pivion, Jerome Erkes, Marie Hmain. Tutti saranno presenti venerdì 22 settembre al convegno “Longevità attiva in ambito rurale: l’anziano al centro di un progetto di vita. Condivisione di esperienze sulla prospettiva Montessori per gli anziani con disturbi cognitivi” che si terrà al teatro Valle di Chiaravalle, la località marchigiana che ha dato i natali a Maria Montessori.  Voluto dalla Regione Marche in collaborazione con Inrca, Istituto nazionale riposo e cura anziani di Ancona e Fondazione Montessori, il convegno vuole essere una tappa preziosa di conoscenza delle esperienze di oltreoceano del professor Camp e di perlustrazione delle possibilità di applicarle anche in Italia, a cominciare dalle Marche. E in particolare in ambito rurale.

“Un riflettere insieme - dice l’Inrca - sulle potenzialità che il metodo Montessori può avere non solo nella costruzione dell’autonomia dei bambini ma anche nel recupero di parte delle funzionalità perdute per chi, quella autonomia, l’ha perduta. Già il nostro Istituto ha sperimentato quanto il contesto agricolo multifunzionale sia positivo per gli anziani – non solo dementi – in termini di uscita dall’isolamento, apprendimento continuo, movimento. Ora, il progetto della Regione Marche va oltre e guarda con interesse agli studi di Camp”. Da questo approccio potrà nascere un progetto sperimentale redatto da tutti i soggetti interessati e capace di coinvolgere il territorio regionale. Fabrizia Lattanzio, direttore scientifico Inrca, ricorda che due sono le finalità dell’Istituto: “Aprirsi a esperienze innovative e restare legati alla tradizione marchigiana. Vogliamo rafforzare le evidenze scientifiche attraverso percorsi di partnership”.

Dal canto suo la Regione Marche, già dal precedente Programma di sviluppo rurale, aveva avviato iniziative per mantenere e stimolare le capacità psico-fisiche dell’anziano in ambito rurale. “L’esperienza acquisita in merito alla multifunzionalità delle aziende agricole – dichiara la Regione in una nota - con la collaborazione di Fondazione Chiaravalle Montessori e l’Inrca, ci fa trovare oggi la sinergia per individuare nell’azienda agricola, che si impegna e progetta nel welfare, l’ambiente più adatto a questo tipo di sperimentazioni”. Impegno significativo per una regione che vanta il primato di “più longeva d’Italia”.

Francesco Mandolini della Fondazione Montessori insiste sull’importanza del contatto con la natura e ricorda il progetto “Agrinido di qualità”  e ribadisce come anche per gli anziani questo si lega alla possibilità di trovare ed esprimere qualità di vita e dignità. “Siamo molto interessati alla costruzione di una rete di relazioni che metta in contatto territori rurali e servizi alla persona”. (ep)  

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