29 novembre 2023 ore: 16:18
Immigrazione

Detenzione illegale di minori stranieri, la Cedu condanna l’Italia

I fatti risalgono al 2017, le illegalità sono state riscontrate nell'hotspot di Taranto. Oggi nell’hotspot permangono ancora 185 minori. Asgi: “Le violazioni continuano e vanno fermate”
© UNICEF/UNI443213/Antonioli Giovani nel centro per migranti a Lampedusa

Giovani nel centro per migranti a Lampedusa

ROMA - Ancora una condanna per l’Italia sulla gestione dei migranti. La Corte Europea dei Diritti Umani, con la decisione del 23 novembre 2023 resa nel procedimento n. 47287/17 (caso A.T. ed altri c. Italia), ha condannato il nostro paese per avere detenuto illegalmente nell' hotspot di Taranto diversi minori stranieri non accompagnati, per avere utilizzato trattamenti inumani e degradanti nel predisporre le loro misure di accoglienza, per non avere nominato un tutore né avere fornito loro alcuna informazione sulla possibilità di contrastare in giudizio tale condizione. Il Governo italiano sarà tenuto a risarcire i ricorrenti per il danno loro causato.

I fatti risalgono al 2017, le illegalità sono state riscontrate nell'hotspot di Taranto, dove oggi permangono ancora 185 minori.   “L’hotspot di Taranto è allestito su un parcheggio nel porto della città jonica, completamente isolato dal contesto urbano e sociale locale ed è assolutamente inadatto ad ospitare minori, tanto più se in condizioni di trattenimento”, dichiarano gli avvocati Marina Angiuli e Dario Belluccio che hanno seguito il caso dinanzi alla Cedu.  

La rilevanza della decisione è immediatamente percepibile nel contesto attuale, nel quale non solo non sono stati modificati gli approcci repressivi precedenti. Al contrario ne sono implementati ulteriori non rispettosi dei principi basilari dei diritti umani e fondamentali della persona, come dimostra l’accordo con l’Albania teso all’identificazione e detenzione dei cittadini stranieri all’estero - sottolinea Asgi in una nota -. Essa è ancora più importante allorquando si consideri che, attualmente, sono quasi duecento i minori stranieri trattenuti di fatto, in assenza di ogni base legale e di ogni vaglio giurisdizionale all’interno dell’hotspot di Taranto, alcuni dei quali addirittura dallo scorso mese di agosto”.

Supportati dalla decisione della Corte di Strasburgo l'associazione  chiede alle Autorità competenti (Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, Tribunale per i Minorenni di Taranto, Prefettura e Questura locale, Garante nazionale e regionale per i diritti dei minori) di disporre l’immediato collocamento dei minori attualmente presenti presso l’hotspot nelle strutture per minori come previsto dalla normativa e di garantire il monitoraggio delle condizioni di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati nel rispetto degli standard di umanità e dignità volute dalla Costituzione e dalla Convenzione europea per i diritti umani.  

 

 

 

 

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