22 marzo 2023 ore: 16:00
Società

Diciottenne ucciso a Napoli, Libera: servono risposte chiare

Il fatto di cronaca "riporta alla ribalta il tema dell'emergenza educativa e della carenza di controlli". Appello al sindaco: "Rafforzare subito il patto educativo". Tra i firmatari Ruotolo, De Giovanni, Manco, Laurito, Pagano e Ricci

ROMA - "Napoli ripiomba nell'abisso della ferocia omicida, con l'assassinio del 18enne Francesco Pio Maimone, vittima di una violenza esplosa durante la movida del Lungomare. L'episodio allunga la già interminabile scia di giovani vite spezzate dalla criminalità, a Napoli e in Campania". Così in una nota i referenti di Libera Campania.

"Un fatto di cronaca che - si sottolinea - riporta alla ribalta un tema che come Libera evidenziamo da sempre: quello dell'emergenza educativa. Alla piaga dell'evasione scolastica che in certe zone della città raggiunge percentuali in doppia cifra, fa da contraltare l'assenza di politiche giovanili, che diano una visione di futuro ai nostri ragazzi".

"Il fermo del presunto killer di Francesco Pio, un ragazzo poco più grande di lui, rimanda a un identikit già visto troppe volte. Un giovane delle periferie abbandonate - orientale in questo caso - il cui padre fu ammazzato dieci anni fa, in un agguato di stampo camorristico. Le cronache di questi giorni - aggiungono i referenti di Libera - fanno riemergere il dato della carenza di prevenzione nei nostri territori che si somma all'insufficienza dei controlli. Ricordiamo, proprio a Mergellina, non più tardi di una settimana prima della folle sparatoria di sabato notte, costata la vita a Francesco Pio Maimone, nella stessa zona si era consumato un raid di camorra".

"La notizia è arrivata mentre eravamo in viaggio con 150 familiari delle vittime innocenti campane verso Milano dove insieme a 70mila persone abbiamo ribadito che "È possibile!" una visione diversa delle nostre città. Una ferita - conclude Libera - che si aggiunge ai tanti paradossi che attanagliano Napoli, alle istituzioni locali chiediamo risposte chiare intanto diciamo forte che 'Noi ci siamo'".

Appello al sindaco: "Rafforzare subito il patto educativo"

"La morte di Francesco Pio, il diciottenne di Pianura, ucciso a Mergellina, ha scosso tutta la città. Siamo stanchi di queste morti innocenti, siamo stanchi dell'insicurezza che si vive in alcune aree della città, siamo stanchi del silenzio assordante. Siamo stanchi anche di indignarci. Che fine ha fatto il patto educativo? Perché non si potenzia fattivamente questo processo così fondamentale per i figli di Napoli, creando reti e sistema di vita contrapposte a quelle della violenza e della morte? Dove sono gli uomini e i mezzi che occorrono perché ormai sempre più pezzi di territorio sono diventati terre di nessuno". Un appello al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e ai vertici istituzionali della città di Napoli, dopo l'omicidio del 18enne Francesco Pio Maimone, è stato lanciato dal giornalista Sandro Ruotolo, dallo scrittore Maurizio de Giovanni, da Carmela Manco della fondazione Figli in Famiglia, da Gennaro Pagano, dall'attrice Marisa Laurito e dal segretario generale Cgil Napoli e Campania Nicola Ricci.

"Chiediamo alle istituzioni e al sindaco - scrivono i firmatari dell'appello - di promuovere iniziative volte a rafforzare il processo del Patto e l'impegno di chi lotta contro la malavita è il malaffare come i Comitati di Liberazione dalla Camorra. Abbiamo bisogno di semplificare i processi, di attivare sinergie, di rimboccarci tutti le maniche - associazioni, scuole, terzo settore - per battere insieme l'indifferenza che è complice di questa violenza, per chiedere a governo e istituzioni di investire risorse per Napoli. Investire nella lotta alla camorra - concludono - non è un costo ma è un investimento". (RS-DIRE)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news