Diffondere il "Dopo di noi" e i suoi strumenti: accordo tra Anffas e notai
ROMA – La legge sul Dopo di noi è stata approvata ormai da quasi un anno, introducendo nuovi strumenti giuridici e finanziari: c'è il rischio, però, che molti ancora non li conoscano. Per colmare questa lacuna, Anffas e Consiglio nazionale del Notariato, con i rispettivi presidente Roberto Speziale e Salvatore Lombardo, hanno siglato un protocollo d'intesa, al fine di promuover insieme l’informazione sugli strumenti di tutela delle persone con gravi disabilità e diffondere la cultura dei lasciti a enti non profit.
La collaborazione è volta a far conoscere - attraverso iniziative congiunte come eventi, convegni, corsi di formazione anche a distanza, sia di livello nazionale che territoriale - le novità introdotte dalla legge 22/06/2016 n.112, fra cui le importanti agevolazioni fiscali. Ma anche a promuovere un'adeguata conoscenza della legge 6/2004 sull'amministrazione di sostegno e i lasciti testamentari.
“Quali operatori del diritto super partes, possiamo proporre gli strumenti più idonei per soddisfare l’esigenza di tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie – spiegano i notai - Il Consiglio nazionale del Notariato è peraltro da tempo impegnato al fianco degli enti-non profit, per la diffusione in Italia della cultura del lascito testamentario solidale quale strumento per il reperimento delle risorse da parte delle Associazioni. Dal 2007 ad oggi – riferiscono infine i notai - il Notariato ha concesso il Patrocinio a 79 associazioni e dal 2009 sono stati organizzati 317 incontri informativi sui lasciti testamentari, di cui 48 solo nel 2017”.
“Anffas rappresenta la più grande Associazione Italiana di genitori, familiari ed amici delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale – spiega a sua volta l'associazione - ed opera dal 1958 in tutta Italia affinché sia garantita alle persone con disabilità e ai loro familiari la migliore qualità di vita possibile, i loro diritti civili ed umani, nonché la corretta formazione ed informazione anche in ambito legale, scientifico e normativo, per fare così in modo che tali diritti siano resi effettivamente e compiutamente esigibili”.