6 maggio 2024 ore: 14:48
Salute

Dipendenze. Fict: “Giovani iperconnessi ma non in relazione”

La Federazione Italiana Comunità Terapeutiche al XXV Convegno dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Cei. Squillaci: “Siamo di fronte a cambiamenti nei comportamenti d’uso di sostanze, aggravati dai disturbi mentali, esasperati anche dalla pandemia”
ROMA - La Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict) presenterà, il 13 maggio, presso l’Opera Don Calabria, Casa Madre, S. Zeno in Monte, Verona, una sessione tematica al XXV Convegno dell’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della Cei. La sessione, intitolata “Dipendenze – Giovani iperconnessi ma non in relazione?”, affronterà il tema della connessione tra dipendenza da internet, solitudine e uso di sostanze stupefacenti Esperti e giovani provenienti da centri Fict discuteranno delle sfide legate a questo argomento.
 
“Ci troviamo di fronte a diverse problematiche e a cambiamenti nei comportamenti d’uso di sostanze, aggravati dai disturbi mentali, esasperati anche dalla pandemia. Le tecnologie digitali, come internet e i social media, possono influenzare la percezione della realtà, creando una falsa sensazione di connessione e gratificazione superficiale che non sempre soddisfa i bisogni emotivi e relazionali profondi delle persone. La solitudine può sfociare in isolamento sociale ed affettivo, fino ad arrivare al disagio psicologico e alle dipendenze da sostanza. Le tecnologie digitali, soprattutto durante la pandemia da covid, hanno cambiato il modo in cui i ragazzi interagiscono con i loro pari e con gli adulti. Possono essere più connessi online e questo non sempre si traduce in relazioni più profonde o significative nella vita reale”, afferma Luciano Squillaci presidente della Fict.
 
La sessione tematica della Fict vedrà la partecipazione diretta dei ragazzi provenienti dal Ceis di Treviso e dal Centro di Solidarietà Don Lorenzo Milani di Venezia Mestre, al fine di esplorare i loro desideri, le loro solitudini e il mondo iperconnesso in cui vivono con i pro e i contro.  “Sarà un’occasione preziosa, spiega il presidente Squillaci, per mettere al centro i bisogni dei giovani. È necessario dare più valore all’ascolto attivo, ad un dialogo aperto e diretto per comprendere le dinamiche, la realtà dei ragazzi. Gli adulti non devono solo educare i giovani, ma devono anche imparare da loro. Solo aprendo spazi di scambio, possiamo costruire relazioni autentiche e favorire una conoscenza e una crescita reciproca”.
 
Ad introdurre la sessione Luciano Squillaci, Presidente FICT. Intervengono Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma su “Leggere tra le righe la solitudine dei ragazzi”; Tiziana Venturini, psicologa e psicoterapeuta del Centro di Solidarietà Don Lorenzo Milani di Venezia Mestre su “L’unità di strada: una possibilità di approccio con gli adolescenti. Un lavoro di prossimità”; Adele Emanuela Cutaia, psicologa e coordinatrice area dipendenze patologiche dell’Ass.ne Casa Rosetta di Caltanissetta su “Strategie di Casa Rosetta sui fattori di rischio e per la prevenzione”. A seguire un momento di confronto con  i giovani dei Centri FICT che hanno realizzato il video testimonianza “#manifestodeidesideri” per capire insieme quali sono i sogni, le mancanze e le paure dei giovani.  
 
 
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