22 maggio 2013 ore: 13:42
Non profit

Diretta web dal cratere: come cambia la scuola

Come il sisma ha cambiato il mondo della scuola. E' questo il tema della diretta web che dalle 10 di questa mattina racconta, in occasione delle celebrazioni per l'aniversario della tragedia, attraverso le testimonianze di professori e raga...

Modena - Come il sisma ha cambiato il mondo della scuola. E' questo il tema della diretta web che dalle 10 di questa mattina racconta, in occasione delle celebrazioni per l'aniversario della tragedia, attraverso le testimonianze di professori e ragazzi del liceo Morandi di Finale Emilia, dell'Istituto Calvi, sempre di Finale, dell'istituto comprensivo di Crevalcore e di tante altre scuole del cratere, l'anno scolastico che sta terminando, vissuto tra gli effetti del disastro del 20 e 29 maggio del 2012. Precarieta', bisogno di esorcizzare le paure, difficolta' logistiche, ma anche sperimentazione didattica, consolidarsi dei rapporti e capacita' di guardare al futuro con entusiasmo.

Questi gli effetti del sisma sulla scuola, fortemente colpita negli edifici (tante le scuole inagibili dopo le scosse), ma che ha reagito immediatamente con la forza di volonta' e la voglia di andare avanti: "In soli tre mesi siamo riusciti a recuperare strutture adatte a ricominciare l'anno scolastico- spiega l'assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi- ed e' stato uno sforzo importante che ha dimostrato, pero', anche in un momento di profonda crisi dell'edilizia, la forza tecnica e di risposta delle nostre maestranze, che in poco tempo hanno avviato decine di cantieri portando a termine opere importanti".

Per l'assessore Bianchi "la campanella scolastica da la sveglia a tutte le comunita', per questo abbiamo fatto il possibile per mantenere i ritmi scolastici, riprendendo a settembre le regolari lezioni pur nelle difficolta'".

Ma a cambiare dopo il sisma non sono stati solo i luoghi delle lezioni, che ora si tengono dentro i container in tanti dei 54 Comuni colpiti. A raccontare come sia stato necessario inventarsi una didattica nuova e piu' flessibile sono stati gli insegnanti delle scuole del cratere: "Dovendo far fronte all'emergenza abbiamo sperimentato un tipo di didattica nuova, legata al contesto e all'ambiente- spiegano i professori del Liceo Morandi di Finale Emilia- classi abbinate, flessibilita' nei tempi e tanto tempo dedicato a capire il sisma, per essere piu' capaci di affrontarlo emotivamente. Ma abbiamo imparato cose importanti che ci miglioreranno anche quando tutto sara' tornato alla normalita'".

Teatro, musica, approfondimenti, video: questi i mezzi per affrontare progetti diversi realizzati dagli studenti guidati da esperti. Dall'educazione al rischio allo studio della storia dei monumenti, dagli spettacoli preparati dai ragazzi ai video per raccontare le esperienze vissute al resto d'Italia. "Modi nuovi per capire una realta' mutata per sempre nella quale, pero', rimangono i giovani la speranza e il futuro- spiega Annalisa Maini, direttore scolastico dell'Itis Calvi- progetti importanti che siamo riusciti a portare avanti grazie alla forza e all'entusiasmo di questi giovani".

Presenti in classe per la diretta anche il vicedirettore generale dell'Ufficio scolastico regionale Stefano Versari, il direttore del Dipartimento di scienze dell'educazione dell'Universita' di Bologna Luigi Guerra, il sindaco di Finale Emilia Fernando Ferioli, l'assessore alla Scuola della Provincia di Modena Elena Malaguti e la dirigente del liceo Morandi Anna Silvestris. In collegamento con il liceo Morandi, poi, gli Istituti comprensivi di Crevalcore e di Carpi, l'Istituto Galilei di Mirandola, il Calvino di Fabbrico e l'Istituto Aleotti di Ferrara.

Ed e' stato proprio il sindaco Ferioli a ringraziare tutti per il grande aiuto, a ricordare ai ragazzi quei terribili momenti e la grande forza di reagire dimostrata dai cittadini: "Quella mattina ci siamo trovati disorientati, aver perso tutte le strutture pubblici ci ha sconvolto- ha raccontato il sindaco intervenendo durante la diretta- il 29 maggio ho pianto perche' stavo riaprendo la piazza dopo sette giorni senza dormire e proprio in quel momento la terra ha tremato di nuovo. E poi la paura, l'annuncio della commissione grandi rischi che parlava di una terza scossa in arrivo... Abbiamo pensato che il cratere fosse perso. In realta' la risposta e' stata meravigliosa, abbiamo reagito e ancora stiamo reagendo con forza. Anche grazie a voi e al vostro entusiasmo". (DIRE)

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