27 settembre 2016 ore: 14:40
Società

Diritti. Noury (Amnesty): "Sulla tortura Italia in ritardo di 10 mila giorni"

Sull'introduzione del reato di tortura, l'Italia ha piu' di 10 mila giorni di ritardo. A sottolineare il dato, oggi, durante la conferenza stampa di presentazione del memorial 'Corri con Stefano', dedicato a Stefano Cucchi, e' il portavoce naz...
Tortura, mani incatenate - SITO NUOVO

Roma - Sull'introduzione del reato di tortura, l'Italia ha piu' di 10mila giorni di ritardo. A sottolineare il dato, oggi, durante la conferenza stampa di presentazione del memorial 'Corri con Stefano', dedicato a Stefano Cucchi, e' il portavoce nazionale di Amnesty International, Riccardo Noury.

Piu' di 10mila giorni, precisa Noury in un'intervista all'agenzia Dire, "sono passati dal 2 gennaio 1989, ovvero dalla data della ratifica in Gazzetta Ufficiale della convenzione ONU contro la tortura".

"Nella maggior parte dei casi i Paesi europei hanno norme specifiche contro la tortura, in alcuni anche un divieto costituzionale. L'Italia fa parte della minoranza di quelli che non ce l'hanno. Quando si dice, come e' stato detto, che il reato di tortura potrebbe penalizzare il contrasto al terrorismo (come fatto recentemente dal ministro dell'Interno Angelino Alfano, ndr) si potrebbe chiedere a chi sostiene questa tesi insostenibile se per caso in Germania o Francia qualcuno si sia sentito indebolito nel contrasto al terrorismo dalle leggi sulla tortura...quella del terrorismo e' l'ennesima scusa".

(DIRE)

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