Disabili, la battaglia dei caregiver familiari arriva a Bruxelles
Foto: Courtesy Everett Collection/Contrasto
ROMA – Il 17 settembre voleranno a Bruxelles, per denunciare al Parlamento europeo “le gravi violazioni che l'Italia commette nei confronti dei caregiver familiari”: Chiara Bonanno e Maria Simona Bellini sono state convocate, come rappresentanti del Comitato per i diritti delle persone con disabilità, a illustrare e ribadire i contenuti della petizione presentata al Parlamento europeo circa un anno fa, a cui la commissione petizioni aveva riconosciuto, nel giugno scorso, la procedura di urgenza.
“E' un privilegio concesso a pochissime petizioni e se siamo arrivati a questo risultato è stato anche per merito di coloro che hanno fatto di tutto per raccogliere firme e coinvolgere altre persone in questa battaglia di civiltà – commenta Maria Simona Bellini - A queste persone va il nostro più sincero ringraziamento perché senza di loro non avremmo mai raggiunto questo primo importante risultato”. Le cifre, infatti, parlano di una situazione tanto diffusa quanto poco riconosciuta e tutelata dallo stato italiano, ma bene presente, a quanto pare, a livello europeo: fino a questo momento, infatti, sono 39.026 le firme raccolte, “ma speriamo di arrivare presto a 40 mila”. Il viaggio a Bruxelles non comporterà alcuna spesa, visto che “le spese saranno rimborsate dalla Comunità europea – continua Bellini - Chiara ed io rappresenteremo voi tutti nella certezza che finalmente si è aperto un nuovo capitolo nella storia delle battaglie sociali del nostro Paese. Il capitolo che vede protagonisti gli stessi portatori dei diritti, senza rappresentanze di sorta, forti solo della voglia di non mollare, di combattere in prima persona per ciò che finora ci è stato illecitamente negato. Con questo primo, importantissimo, passo possiamo dire che stiamo veramente cambiando la storia civile del nostro Paese”.
Sempre il 17 settembre, si svolgerà a Roma l'udienza contro il nuovo Isee: “Il Tar del Lazio si pronuncerà, credo definitivamente, in merito alla sospensiva richiesta dal governo in merito alle precedenti sentenze, che ci avevano dato ragione su alcuni punti fondamentali, mostrando l'inequità del nuovo misuratore economico”. Infine, c'è una terza iniziativa che il Comitato sta seguendo con grande attenzione: il ricorso all'Onu per i diritti delle persone e delle famiglie con disabilità, che è in fase di elaborazione dopo la bocciatura, da parte del Tribunale del lavoro, della richiesta di riconoscimento giuridico e previdenziale della figura del caregiver. Continua quindi la raccolta di fondi per il ricorso, che serviranno per coprire le spese legali: su un totale di 12.600 euro necessari, a luglio si era raggiunta quota 5.470 euro. “Speriamo di depositarlo entro la fine dell'anno. Bastano poco più di 250 donazioni da 50 euro ciascuna per raggiungere questo fondamentale obiettivo di civiltà”, rimarca Bellini. (cl)