Disabilità, Anffas: ecco "io cittadino", progetto sull'auto-rappresentanza
Roma - "Inclusion matters: access and empowerment for people of all abilities", ossia "Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone di tutte le abilita'": questo e' il tema scelto per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilita' del 2015, evento istituito dall'Onu nel 1981 in occasione della proclamazione dell'Anno Internazionale delle Persone Disabili con l'obiettivo di promuovere la piena inclusione delle persone con disabilita' nella comunita' globale.
Un focus importante, quindi, concentrato sulle pari opportunita' e sull'empowerment e che ha come sotto temi degli argomenti di altrettanta importanza e di stretta attualita': accessibilita' delle citta', necessita' di aumentare i dati e le statistiche sulla disabilita', favorire l'inclusione delle persone con disabilita' "invisibili". Esistono infatti, e sono la maggioranza, persone che hanno disabilita' "invisibili", disabilita' che la societa' fa fatica a riconoscere ed accettare. Queste persone- su cui gravitano ancora forti pregiudizi e stigma come, ad esempio, il fatto che non abbiano nulla da comunicare o da dire, che non possano essere messe nelle condizioni di dire come la pensano e di fare le proprie scelte, che non possano partecipare attivamente e dare un contributo di valore alla vita della societa'- sono ancora troppo spesso emarginate e segregate ed i loro familiari sono lasciati soli.
Le mamme sono le piu' penalizzate e costrette a vivere come se qualcuno le avesse condannate agli "arresti domiciliari" pur senza aver commesso alcun reato. Tra le persone con disabilita' invisibili, una gran parte e' rappresentata dalle persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale (malattie rare, disturbi dello spettro autistico, celebro lesioni, sindrome di down, solo per citarne alcune).
Cosi' in un comunicato Anffas Onlus, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilita' Intellettiva e/o Relazionale.
A queste persone, nonostante esistano numerose leggi che dovrebbero tutelarle, di fatto e' precluso il diritto a non essere discriminate ed essere pienamente incluse nella societa' in condizione di pari opportunita' con tutti gli altri. In altre parole, le persone con disabilita' in particolare intellettiva e/o relazionale sono ancora viste come pesi e spesso come cittadini di serie B e come tali costrette a vivere. Domani si celebra la Giornata Internazionale e, come di consueto, molte saranno le dichiarazioni di circostanza tanto altisonanti quanto ipocrite. I diritti sono tali solo se vengono resi esigibili e se le risorse allocate sono sufficienti ed efficaci. La partecipazione, l'empowerment e l'inclusione sociale, al centro di questa Giornata, rappresentano, appunto, diritti fondamentali inviolabili e quindi vorremmo vedere piu' fatti e meno parole. A tutte le persone con disabilita' devono essere forniti, attraverso il proprio Progetto di Vita, adeguati sostegni, atti a garantire la migliore qualita' di vita possibile. La maggiore consapevolezza dei propri diritti e il poterli rivendicare ed esigere in prima persona rende concreto quel "Nulla su di Noi senza di Noi" troppo spesso precluso a chi ha difficolta' ad auto rappresentarsi. Ecco perche', Anffas Onlus - Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilita' Intellettiva e/o Relazionale, impegnata da 58 anni per affermare la dignita' ed i diritti delle persone con disabilita' e loro familiari, nonche' nella autogestione di servizi di eccellenza volti a garantire loro la migliore qualita' di vita possibile, ha deciso di cogliere l'occasione di questa giornata non solo come occasione di celebrazione ma anche per dare concreta attuazione ad un nuovo ed ambizioso progetto dal titolo significativo "Io Cittadino! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e Self Advocacy delle persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale", continua Anffas Onlus.
Si da' cosi' avvio al movimento di auto-rappresentanza (Self-Advocacy) italiano nel pieno rispetto di quanto contenuto nella "Dichiarazione di Roma" degli Auto-Rappresentanti e di quanto sancito dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita'. Il progetto sara' presentato ufficialmente il 10 dicembre p.v. a Roma, presso il Grand Hotel Palatino in via Cavour 213, a partire dalle ore 10 ed avra' un ampio respiro internazionale: saranno utilizzate infatti competenze, metodologie ed esperienze maturate anche all'estero nell'ambito del movimento per la Self-Advocacy portato avanti dalle persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale di tutto il mondo. Importante, a tal fine, sara' l'apporto che daranno ai loro pari italiani i numerosi Self-Advocates europei e i rappresentanti della stessa European Platform of Self-Advocates (Epsa) nel percorso di empowerment e consapevolezza e di diffusione di metodologie e know-how sul tema. Il progetto si sviluppera' partendo dalla costituzione di 8 gruppi pilota nel territorio italiano, (nel Nord, Centro e Sud Italia) composti da persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale che, in prima persona e con gli adeguati supporti, potranno rivendicare ed esigere i loro diritti a partire, appunto, dal diritto all'autodeterminazione, auto-rappresentanza e cittadinanza attiva. Gli auto-rappresentanti avranno inoltre la possibilita' di partecipare piu' attivamente anche alle attivita' associative Anffas al livello locale, regionale e nazionale. Questi gruppi pilota rappresenteranno il proto-nucleo per la successiva costituzione della prima Piattaforma nazionale di auto-rappresentanti italiani, per poi confluire anche nella Piattaforma Europea dei Self Advocates (Epsa), continua Anffas Onlus.
In parallelo saranno ovviamente coinvolte, formate e sensibilizzate le famiglie, i leaders associativi e gli operatori, cosi' da garantire i necessari supporti e sostegni. Il progetto prevede anche una campagna di sensibilizzazione rivolta all'intera comunita', realizzata con la diretta e piena partecipazione delle persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale. "Gia' lo scorso anno, sempre in occasione della Giornata Internazionale del 3 dicembre Anffas aveva ribadito il suo impegno nel rendere pienamente esigibile il diritto delle persone con disabilita' intellettiva e/o relazionale all'autodeterminazione ed all'auto-rappresentanza, con pari diritti di partecipazione alla vita della comunita' in tutti i suoi aspetti, ed 'Io Cittadino' ne e', oggi, la prova concreta: occorre, infatti, squarciare il velo dell'invisibilita' che spesso, come detto, accompagna la disabilita' intellettiva e/o relazionale. La nostra speranza e' che questo progetto possa contribuire a far superare lo 'stigma sociale' ancor oggi presente in larga parte dell'opinione pubblica ma anche della sfera politico-istituzionale e burocratica. Le persone con disabilita' non sono dei 'pesi' da assistere o curare. Le stesse non devono essere lasciate ai margini della societa', ne' essere oggetto di pietismo. Le persone con disabilita' devono essere finalmente considerate per cio' che sono e che hanno diritto di essere, ossia persone e cittadini come tutti, con pari diritti e pari dignita'", conclude Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas Onlus.
(DIRE)