8 aprile 2016 ore: 10:26
Disabilità

Disabilità, Anmic compie 60 anni e crea un ufficio contro le discriminazioni

L'associazione è nata il 14 aprile 1956, nell'Italia della ricostruzione economica e morale del dopoguerra. Si inserì in quella fase storia con le sue “Marce del dolore” e le manifestazioni di piazza degli anni successivi. Per festeggiare l'anniversario, cerimonia a Montecitorio mercoledì prossimo
Disabilità. Ragazzo in carrozzina. Gambe

 ROMA – L'Anmic compie 60 anni e li festeggerà nella prestigiosa cornice di Palazzo Montecitorio, il prossimo 14 aprile. Era infatti l'aprile del 1956 quando nasceva la maggiore associazione italiana della disabilità, pioniera nella costruzione del Welfare e dei diritti di cittadinanza degli invalidi civili. Nella ricostruzione economica e morale del dopoguerra in cui il Paese era impegnato, Anmic fece allora la sua parte, promuovendo e conducendo le sue innovative battaglie sociali: dalle storiche “Marce del dolore” dei disabili alle successive manifestazioni di piazza degli anni ’60 e ’70. Fu grazie a questo impegno che l’Associazione aprì la strada al superamento dei pregiudizi e della discriminazione contro i cittadini più fragili e indifesi, all’epoca ignorati ancora dalle leggi dello Stato e spesso costretti alla carità. Una fase dunque cruciale della storia del nostro Paese, che in questa circostanza l’Associazione intende rievocare.

L'evento e le iniziative collegate all'anniversario saranno presentati dal presidente nazionale di Anmic Nazaro Pagano martedì 12 aprile, con una conferenza stampa che avrà luogo alle 12 presso la Sala Cinema dell’hotel Nazionale in piazza Montecitorio. Sarà l'occasione per presentare, tra l'altro, la nascita dell'Ufficio nazionale Anmic per la rimozione della discriminazione delle persone con disabilità. 

“La giornata che festeggerà a Roma il nostro 60°anniversario – spiega Pagano – non vuole limitarsi a celebrare il passato, ma intende piuttosto preservare per le future generazioni la conoscenza di una pagina importante della storia della solidarietà del nostro paese. Preservare la memoria e le nostre radici significa infatti anche saper guardare al futuro per costruire nuovi obiettivi. Un traguardo che, se assicurerà maggiori diritti e pari dignità ai cittadini disabili, migliorerà al contempo il grado di civiltà del nostro Paese.” All’evento è stato conferita la medaglia del Presidente della Repubblica ed è realizzato con il patrocinio del Consiglio dei Ministri.

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