15 aprile 2015 ore: 17:17
Disabilità

Disabilità, dal braccio ausiliario alla forchetta arrotolaspaghetti: è "l'altro design"

La presentazione domani 16 aprile a Milano. Presentati i prodotti migliori di Hackability, gara non competitiva tra team composti da persone con disabilità, maker, inventori e designer. Parole d'ordine, coprogettazione, accessibilità, bellezza, riproducibilità
Hackability - forchetta Ivan

"Forchetta Ivan"

MILANO - Le parole d'ordine sono: coprogettazione, accessibilità, bellezza, riproducibilità. Milano tiene a battesimo "l'altro design", che giovedì 16 aprile mostra negli spazi di Opendot (via Tertulliano, 70) alcuni dei suoi prodotti migliori. Tina, un braccio ausiliario montato sulla carrozzina e controllabile dal joystick. Movitron, dispositivo per stimolare con la musica un bambino cieco a camminare. Mando, telecomando universale capace di copiare e riprodurre qualunque segnale ad infrarossi. Duspaghi, forchetta arrotolaspaghetti stampata 3D per chiunque abbia difficoltà ad usare le mani. Sono il frutto di Hackability, una gara non competitiva tra team composti da persone con disabilità, maker, inventori e designer per co-progettare e realizzare -attraverso l’uso di hardware, software open source, stampanti 3D, macchine taglio laser- soluzioni e oggetti a basso costo e personalizzabili, per supportare le persone con disabilità nella vita quotidiana.

Hackbility si è svolta al Fablab di Torino il 7 marzo, organizzata dal Consorzio Kayros, al quale aderiscono cooperative sociali che lavorano su tutto il territorio piemontese. E ora i prodotti nati dalla fantasia e dell'ingegno dei maker vengono mostrati a Milano. "Ci è sembrato importante ospitare questa esperienza in occasione del Fuorisalone -spiega Enrico Bassi, coordinatore di Opendot e team manager di Hackability-. Rispetto al design tradizionale, si tratta di oggetti pensati insieme alle persone che dovranno usarli, a basso costo e riproducibili ovunque e da chiunque abbiamo un minimo di dimestichezza con le tecnologie digitali e le stampanti 3d".

Nello spazio di Opendot saranno visibili anche altri prodotti, frutto di esperienze di "altro design". Come Bottle Opener, dispositivo realizzato da +Lab (il laboratorio di stampa 3D del Politecnico di Milano) che serve per svitare i tappi delle bottigliette co-progettato con persone con patologie reumatiche e con il supporto di terapisti occupazionali. Twowheels, di Fabrizio Alessio per realizzare carrozzine autocostruite e su misura per la sport theraphy. Saranno presenti anche i prodotti di Phy.co Lab, laboratorio di Physical Computing del Dipartimento Design del Politecnico di Milano che progetta soluzioni per persone cieche, e di Francesco Rodighiero, designer che collabora con un’azienda di ausili per comunità. Opendot sarà aperto al pubblico giovedì 15 aprile dalle ore 15 alle 22. (dp)

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