1 agosto 2017 ore: 10:39
Disabilità

Disabilità, dal cohousing ai gruppi appartamento: tutti i modi per vivere insieme

Nel nuovo numero di SuperAbile Inail l’inchiesta sulla vita indipendente, un’intervista alla ballerina disabile Nicoletta Tinti e la sperimentazione del centro clinico di Milano per “custodire” la voce dei malati di Sla, che in futuro potrebbero perdere la capacità di parlare
Copertina SuperAbile Inail agosto settembre 2017

La copertina del numero di agosto/settembre 2017

La copertina del numero di agosto/settembre 2017
Copertina SuperAbile Inail agosto settembre 2017

ROMA – Andare a vivere da soli o con amici (meglio se con l’aiuto di un assistente o di un educatore), registrare la propria voce per poi “parlare” quando la si sarà persa a causa di una malattia invalidante, fare parapendio in carrozzina. È online il numero di agosto-settembre di SuperAbile Inail, la rivista cartacea sui temi della disabilità pubblicata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro consultabile anche online

Ad aprire il magazine è un’inchiesta sulla vita indipendente delle persone disabili, con storie e progetti di distacco familiare (dal cohousing ai gruppi appartamento) in vista del cosiddetto “dopo di noi”. Ecco allora i coinquilini con la sindrome di Down di “Casa Ponte” a Padova, il “Condominio partecipato” di Bologna e quello “sociale” a Cassano d’Adda (nel milanese) o Villa delle Rogge, la foresteria per i lavoratori con autismo di Pordenone. Volti di chi, come Caterina, Elisa, Marco e Franco, sperimenta l’autonomia abitativa a dispetto della disabilità, grazie all’aiuto di un’associazione o di un centro per l’automazione domestica. Secondo una stima realizzata dall’Istat, sono circa 540 mila i disabili gravi sotto i 65 anni che potrebbero sopravvivere ai propri cari: di questi, 127 mila vivono già da soli o abitano con genitori molto anziani. E se esistono realtà ben avviate, come per esempio i progetti di residenzialità della Fondazione italiana verso il futuro di Roma (il primo inaugurato nel lontano 1998), in Sicilia sta muovendo i primi passi “La casa di Toti”, una masseria-albergo voluta dalla mamma di un ragazzo autistico in cui vivranno e lavoreranno insieme alcuni giovani con ritardo cognitivo. 

Sempre sul numero doppio dell’estate è possibile leggere un’intervista alla ballerina paraplegica Nicoletta Tinti, che quest’anno si è fatta notare in tv grazie a Italia’s got talent, e l’esperienza dei primi malati di sclerosi laterale amiotrofica in Italia ad aver partecipato alla “Banca della voce” e all’uso dell’app MyVoice. Due progetti promossi dal centro clinico Nemo dell’ospedale Niguarda di Milano per assistere chi è colpito da patologie neuromuscolari che porteranno alla perdita della capacità di parlare. Si tratta di registrare le frasi più importanti della propria quotidianità, quelle che si vogliono lasciare in eredità, e caricarle nel software del comunicatore artificiale: le parole saranno così trasmesse con la propria voce e non con quella metallica, fredda e impersonale tipica di questi ausili. -

Tra i servizi presenti, anche il racconto fotografico di “Wow-Wheels on waves”, la traversata dell’Atlantico su un catamarano accessibile con a bordo un equipaggio misto di persone disabili e non, e la storia di Marius Ganthaler, il primo pilota italiano di parapendio in carrozzina che, pochi mesi fa, ha superato l’esame teorico-pratico ottenendo l’abilitazione al volo con la sua speciale sedia a tre ruote costruita appositamente per il decollo, il librarsi in cielo e l’atterraggio. «In aria provo questa sensazione bellissima di essere uguale a tutti gli altri e di poter vedere le montagne dall’alto – dice –. Anche quando guido l’auto non sento la mia disabilità, ma non è certo così emozionante come volare".  

Infine le pagine di cultura, con tanti libri, film e mostre. Come Catalonia in Venice. La Venezia che non si vede, una delle opere più interessanti in esposizione a questa 57esima edizione della Biennale d’arte in Laguna. A idearla è stato Antoni Abad, artista spagnolo che qualche anno fa si era inventato BlindWiki, un prototipo di social network per non vedenti basato sull’audio-descrizione degli ambienti urbani. È a partire da quell’idea che Abad ha sviluppato la sua opera per la kermesse veneziana: una mappa interattiva della città, con registrazioni vocali dei luoghi più significativi realizzate da persone cieche, visitabile fino al 26 novembre presso i Cantieri navali. (mt)

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