Disabilità, dalla regione Veneto le linee guida per il "Dopo di noi"
VENEZIA - Grazie alle "dettagliate indicazioni operative" fornite dalla giunta regionale del Veneto alle nove aziende sanitarie del territorio i progetti di autonomia delle persone con disabilita' grave, prive di riferimenti familiari, potranno ora partire. Si tratta in sostanza di un passo avanti del progetto "Dopo di noi", programma regionale finanziato dalla legge nazionale con 10 milioni di euro per il biennio 2017-2018, che mira all'avvio di percorsi e soluzioni innovative per i disabili gravi in eta' adulta. In Veneto si parla di tremila disabili gravi attualmente ospitati nelle 252 strutture residenziali disponibili sul territorio.
"Le indicazioni che abbiamo dato alle Ulss privilegiano progetti di rete tra soggetti pubblici e privati (associazioni, cooperative, fondazioni), che dovranno coinvolgere anche le famiglie, quando possono mettere a disposizione di progetti personalizzati anche risorse proprie, come un alloggio o un assistente familiare o un aiuto finanziario", spiega l'assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin. "Le reti dovranno sempre avere un soggetto capofila, che si faccia garante del progetto, anche dal punto di vista finanziario", e "l'obiettivo e' favorire soluzioni alloggiative di tipo familiare e percorsi di progressiva emancipazione e autonomia dei disabili, compatibili con le loro abilita' e competenze". Il meccanismo di finanziamento dei progetti prevede livelli di sostegno decrescenti, "proprio per incentivare l'attivazione delle persone e delle risorse", conclude l'assessore. "Spetta ora alle Ulss avviare nel concreto la co-progettazione, coinvolgendo gli enti locali, le associazioni, le famiglie e i servizi territoriali, con un orizzonte temporale di medio e lungo periodo". (DIRE)